“Ma questo ML?…” Stamattina è tornato alla carica, l’AP impiccione.
ML sta per maschio latino. Così lo chiama il mio AP, quello scocciatore del mio Amor Proprio.
Vuol fare l’ironico. E’ un po’ che mi gira intorno, fa dei timidi tentativi con domande discrete e le mie risposte sono sempre decise, secche, convinte. Direi orgogliose e distaccate. Finché mi ha buttato lì andandosene un paio di giorni fa: “sempre disposta all’attitudine pietosa?”
Ho ignorato la provocazione con una alzata di spalle. Ma la frasetta rigirava insistente, registrata nel fondo della memoria. Il cuore naturalmente alzava le barricate, spianava tutta la fanteria in difesa.
Ma per favore! Faccio la mia vita, lui ha i suoi problemi, ma ci piacciamo tanto. Verrà il momento giusto e sarà una festa coi fuochi d’artificio. La risata che ne è seguita ha echeggiato nella mia testa come una bomba. Mi sono fermata e, come sempre succede dopo una deflagrazione, mi sono ritrovata sorda nel silenzio incombente.
Io però stavo bene, nessuna ferita, neanche sangue, anzi una grande energia nelle vene. Ho guardato fuori dalla finestra e ho visto il sole. Bene! Ma allora perché questo silenzio? Poi piano piano ho capito: era il silenzio profondo delle mancate risposte del mio AP: improvvisamente mi sono accorta che non ne ricevevo più! AP esaurito.
Ho ripercorso la intera vicenda tra me e ML, sorridendo al ricordo dei momenti d’oro, quasi mi stavo rincuorando cedendo a…. eccola di nuovo: l’attitudine pietosa! Che è terribile perché è in due sensi, verso me stessa e verso di lui.
ML mi intorta, lavora ai fianchi, è simpatico e convincente, gioca la carta del lupo solitario. Io, da intortata mi intorto da sola a mia volta. No, nego! Sferro un attacco all’AP
– Ma daiiiiiii, smettila di tenere il broncio! Certe relazioni vanno prese così, attimi di gloria che rasserenano la quotidianità! Impara!
– Se lo dici tu…
– E’ così, dammi retta, infatti….
– Infatti cosa?
– Uffa smettila AP, so a cosa alludi, ma è un momento così. Nulla è compromesso.
– AHAHAHAHAHAHAHAHA
– smettila di ridere!
– Non rido. Sono serissimo. Però… –
– Non farmi l’occhiolino
– No no, era un tic. Però… il senso di colpa, il processo di umanizzazione … ci sono donne che a questo punto avrebbero già preso il volo con un bel ciao ciao baby
– E io no! e allora? Mi è simpatico, stiamo bene e ci divertiamo, mi erotizza molto. Abbiamo molti interessi in comune. Mi ha fatto una bella corte convincente e ha pazientato e ci vogliamo bene e … e…e…
– Calma calma … e chi lo nega!!! Però… il lavoro, gli impegni, … la salute, la depressione, gli attacchi di panico, gli incontri sempre più brevi, le telefonate sempre più rare, e per finire, cornuta e mazziata, ti scrive che sei pure responsabile del suo allontanamento per eccesso di entusiasmo! Scusa, mi scappa di nuovo da ridere….
– Smettila, non voglio stare a sentirti, sei un AP invadente e insensibile.
– Seee seee, quanto è che non fate l’amore? Oltre due mesi?? E perché?
– OOHHHHHH ma sei fissato eh? Mica è importante quello. Perché… perché… insomma non sta benissimo…. ha tanti problemi e come mi ha detto, mica può sentire desiderio a comando!
Finalmente l’AP si sta allontanando, ma continua a ridere smodatamente, AP cretino. Lo sento ancora dire:
-ah non è importante? Va bene, va bene, del resto non sta benissimo… ahahahahahahahah tralllallero trallallà … attitudine pietosa, ricorda!…. e non può avere desiderio a comando? Giusto. Ma almeno avrà capito che neppure tu?
– Ecco vai, che è meglio. Mi hai rotto inutile AP inconcludente!!! Voglio bene io a ML! Però, ecco, forse non mi diverto più tanto. .