Per me ogni primavera ha un nome e un cognome. Ad esempio, otto anni fa, oggi per la prima volta mi innamoravo. Fu chiaro subito però che non era la persona giusta: prima di incontrarci comprai un pacchetto di sigarette e per darmi un’aria da duro ne fumai una appena arrivai all’appuntamento. Ovviamente stavo quasi per affogarmi. A 19 anni cercavo ancora me stesso anche nei posti più strani: chiunque mi conosce almeno un po’ sa che ancora oggi, a 27 anni, non sono in grado neanche di aspirare. Pochi mesi dopo arrivò il grande amore, che non ebbe mai paura del mio colore preferito, il giallo: fastidiosamente forte, pieno di sé, ma lo ha amato e lo ama così com’è. Da allora ho capito una cosa: chi ti ama lo fa per i tuoi difetti e per tutte quelle imperfezioni che vuoi nascondere, fumando una sigaretta che non hai mai provato o fingendoti quello che non sei. Ma soprattutto che la primavera non basta. Una stagione sola non basta e chi vuole una sola stagione non avrà mai il coraggio, per guardarti come se fossi la cosa più bella del mondo