Uscita a fatica e un poco confusa dalla lieta folla animata di piazza Navona m’imbatto, quasi subito, nel bar trattoria, famoso per il mojito alla cannella.
Due giovani innamorati sostano appena fuori dal locale. I ragazzi sono assorti in un loro mondo privato, malinconici e belli. Irraggiungibili, come fossero soli nella città.
Li spio. Lei ha un viso preraffaellita, lui è moro e intenso. Non si guardano. Forse lei è turbata e lui cerca di spiegarsi; o lei è triste, o annoiata, e lui preoccupato. Chissà.
Siamo tra il pomeriggio e il tramonto di una dorata giornata di fine maggio. Turisti ebbri e romani spensierati sciamano rumorosi, come un torrente di corpi che si apre per i due e per me che, inosservata, alzo piano il mio Sony Z3. Mille altre persone, a me vicine, tutto immortalano intorno a sé con i loro cellulari. Nessuno mi presta attenzione ed è un bene.
Ogni tanto i due innamorati lanciano un’occhiata alla partita trasmessa sul televisore all’interno del bar, senza vero interesse. Arriva il cameriere e chiede: “volete sedervi qui fuori?”. “No”, rispondono, “siamo usciti solo per fumarci una sigaretta”. Nel bar campeggia la scritta: NO SMOKING. Un clic. E riprendo il cammino, felice di aver rubato la loro gioventù, l’amore, la bellezza. La mia nostalgia.