Amy Winehouse, ragazza interrotta.

“io e la mia testa alta, e le mie lacrime prosciugate
vado avanti senza il mio uomo
tu sei tornato indietro da quello che conoscevi
sei stato così lontano da tutto quello che abbiamo passato
ed io ho calpestato un terreno dissestato
le circostanze mi sono sfavorevoli
tornerò in lutto.”

poi, il silenzio.

risparmiamoci i giudizi facili, le conclusioni scontate, le previsioni del poi. resta una giovane donna, con la sua voce indelebile, con le contraddizioni comuni a tutte le sue coetanee, con i traumi dell’anonimato e quelli del successo, addosso. si dice che ognuno di noi lasci una traccia del suo percorso, non importa il quanto. sulle sue tracce possiamo continuare a cantare. grazie, ragazza.

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