Internet mostra i mostri che albergano fra di noi. E dimostra la nostra mostruosità.
I peggio troll ci asfissiano di bufale. I peggio politici ci intontiscono di false notizie e noi, da veri polli, li votiamo. Calunnie, minacce di stupro e di morte, odio, volgarità – e anche grandiose, inguardabili sgrammaticature – ci soffocano da ogni direzione dell’etere.
Vediamo persone perbene rovinate per la vita, suicidi di ragazze a causa di immondi stalker sui social, linciaggio di decenti personaggi pubblici e di patrie istituzioni eseguiti senza fornire nessuna prova valida. In più, terroristi e pedofili hanno trovato il loro terreno di fioritura nella rete nascosta, nell’internet nero del male, della violenza e del peccato.
Devo anche dire che su FB ho incontrato imbecilli tali che neanche credevo esistessero. E su Twitter luride carogne dalla bava alla bocca, come nazisti, antisemiti, razzisti, misogini insultatori allucinati. (Beh, li ho bannati, però). Andando avanti così, sarà la fine dell’umanità, uccisa dall’odio che prova per se stessa?
O, forse, noi esseri umani, animali dotati della coscienza di essere coscienti, ci abitueremo a vivere con questo ultimo pericoloso strumento di comunicazione. Impareremo a conoscerlo, smaschereremo le sue magagne, lo piegheremo alle nostre esigenze.
In fondo la specie umana, pur continuando a combinarne di ogni, è sopravvissuta:
1. all’invenzione del fuoco, che ci ha fatto abbandonare la sana alimentazione crudista
2. all’invenzione del linguaggio, e per conseguenza del pensiero, che ci fece perdere l’innocenza animale
3. all’invenzione della scrittura, che sviluppa il suddetto pensiero, attività eminentemente contronatura
4. alla stampa che permette a tutti di leggere la Bibbia, rendendoci eretici o forse anche atei
5. alla macchina a vapore, che toglie lavoro – e poi lo aumenta, ma i luddisti non lo sapevano
6. al telefono, che corrompe le fanciulle
7. al cinema, che con sesso e violenza corrompe anche le signore
8. alla scuola pubblica obbligatoria che insegnò a leggere e scrivere persino alle bambine povere
9. alla radio, che informa il popolo bue e lo abbevera di idee strane
10. alla bomba atomica – almeno per ora, Kim permettendo
11. alla tv, che rimbecillisce di idiozie
Siamo ancora qui. E dovremmo soccombere ai nuovi hitlerini del web? Mannò, abbiamo un cervello e, appunto, la capacità di autoosservarci, forse persino di accorgerci dei nostri errori, a volte. Credo che ce la faremo.
O buuuuuuuuuum ci estingueremo in una esplosione di atomica, demente ferocia, di follia religiosa, di onnipotenza mortale? Si sono estinte specie di grande prestigio, come i trilobiti, i dinosauri e i dodo, perché non dovrebbe capitare anche a noi?
Ci sono tre specie animali che aspettano di sostituirci con ansia: gli scarafaggi, che resistono in ogni ambiente, i topi di fogna, intelligenti, solidali fra loro e che possono mangiare quasi tutto, anche i copertoni delle automobili. E, se non rovineremo anche gli oceani, i cari e intelligentissimi delfini, capaci di comunicare in modo articolato, in grado di riconoscere la propria immagine in uno specchio, solidali fra loro, e che molto spesso scelgono, come individuo alfa del branco, una femmina.
Social Media Specie umana. Delfini