Ho sempre avuto uno di quei vecchi cellulari, il mai dimenticato Nokia 1110, fino a che ho dovuto cedere alle insistenze di mia nipote che continuava a darmi dell’antica.
Acquistato il modernissimo smartphone, mi sono messa d’impegno a studiare le funzioni di base, e il terrorizzante touch screen. Fino a che l’occhio è caduto su un’icona nominata Play Store. Da lì ho scoperto il fantastico mondo delle App.
Ho iniziato a scaricare con buoni e sani principi app utili per leggere libri e giornali, scaricare musica, fare foto; poi app sane e dietetiche come iMapMywalk+, contapassi in italiano, che mi permette il controllo anche delle calorie, se camminassi, ma questa è una quisquilia non significativa; o LaDietadelloZodiaco, che suggerisce la dieta ideale prendendo come elemento di riferimento i singoli segni zodiacali.
Dopo, presa da un ritmo sempre più frenetico, è arrivato il momento delle app inutili (chi ha detto poi che sono inutili?).
Ho perso quindi ogni freno inibitorio e via di download come una bulimica tecnologica.
Meteopatia di Meteosolutions, che prevede l’insorgere di disturbi fisici o umorali legati al meteo.
Sesso Periodo Calendario, con grafici dettagliati delle performance sessuali. Sempre più rare causa partners poco praticanti.
iBeer: impossibile non averlo. Se si è in giro e non ci sono bar nelle vicinanze ma si ha la gola secca, iBeer trasforma lo smartphone in una birra, virtuale ma pur sempre una birra.
Daily Water è invece un richiamo costante a bere bicchieri d’acqua. Pratico, no?
Infine PoopLog, forse l’applicazione più utile in assoluto. Permette di tracciare un grafico, un diario su ogni volta che si va al bagno, e capire se ci sono problemi ad andare di corpo. La cosa carina è che si può condividere i dati su Facebook o Twitter. C’è una sorta di competizione aperta tra me e una mia amica per chi soffre più di stipsi.
È chiaro dunque che sono una app-addicted. Dovrei disintossicarmi, ma non è facile, non esistono gli Appisti Anonimi. Preso atto di ciò, con un certo sollievo, il passo successivo è comprare l’iPhone: ci sono delle applicazioni solo per Ios e iPhone irrinunciabili come la colazione al mattino.
Come privarsi di Melon Meter, per misurare la bontà dei meloni? O di Toothbrush Fitness per allenarsi a lavare meglio i denti? E della mitica RunPee, che avendo bevuto tanto grazie a DailyWater mi dirà, mentre sono al cinema, quando è il momento per fare pipì senza rischio di restare tutto il tempo con le gambe strette e accavallate? E non parliamo poi di My Virtual Boyfriend, dove posso creare l’uomo ideale e farlo vivere virtualmente, come un Tamagotchi umano, senza borbottii maschili reali di sottofondo.
Adesso scusate, ma è ora di andare a dormire. Ho difficoltà ad addormentarmi, ma Relax Melodies mi assiste in degna maniera. Una raccolta di quarantasei suoni diversi tra cui le fusa del gatto. Non potrei chiedere di meglio.