Di essere bravo non sono convinto, volenteroso però di sicuro: come scolaro m’impegno a essere attento, a capire per bene le cose. Prendo anche appunti e mi sforzo, mi metto alla prova.
Forse però sono un po’ strano e confondo quello che a scuola dice il maestro con i miei pensierini.
Li metto insieme, li mescolo tra loro. Il maestro mi rimprovera spesso e dice che sapere e imparare non è fare un gioco coi mattoncini del Lego.
Rileggo dal diario degli ultimi giorni.
Gli uomini hanno tutti due piedi che servono loro per camminare, per fare ogni giorno fatica, e anche per fare la spesa.
Gli idealisti fanno invece eccezione e tentano di usare la testa anche per camminare e fare più carriera degli altri. Ma il sangue gli sale alle tempie, li fa sragionare e confondere il cielo ─ che di solito è azzurro ─ con la terra che è fatta di zolle, ma anche di buio e petrolio, che è scivoloso e oggigiorno prezioso: c’è sempre il rischio in agguato che qualcuno, soprattutto di notte, si possa fare del male.
D’altronde il calcagno del piede è un marchingegno interessante e curioso.
Per esempio, un po’ prima della guerra di Troia,Teti, che come madre era una strana creatura, immerse nell’acqua suo figlio tenendogli fuori il tallone perché diventasse immortale. Ma, se ricordo la lettura che ho fatto, l’intento non raggiunse le attese, ed è da allora per questo che gli eroi muoiono giovani e in guerra. Gli uomini invece anche in tempo di pace.
Un tempo chi lavorava la terra non usava le scarpe, per non farle del male quando la coltivava: è permalosa, la Terra, vive e respira al pari del cielo, del mare e di tutte le loro creature, compresi gli umani. Dovrei ricordarlo più spesso, anche al maestro che insegna.
Anche le piante sono creature, come la frutta, gli alberi, il grano.
Ho qualche dubbio sulle macchine, invece, mentre degli animali già si sapeva.
Infatti fanno l’amore, piangono, ridono e come noi hanno anche speranze e paura. In tanti però fanno finta di niente: li trattano male e per questo li fanno morire.
È stato scoperto che la terra ha forma rotonda, proprio come le mele, il frutto più antico di tutti come dice mia nonna, e che è tentatore e contiene la scienza del bene e del male.
La nonna ha una parentela lontana con Eva, ma anche con Newton, che al contrario è uno scienziato moderno: infatti viene dopo di quella e anche prima però di mia nonna, per quanto di poco. Ma almeno questo io non glielo faccio notare e anche con voi provo a far finta di niente.
Se la terra è rotonda, pensavo in classe da solo senza dirlo al maestro, l’acqua dovrebbe colare di sotto e allagare il soffitto di chi abita al piano più in basso.
Penso sia questo che dalla notte dei tempi ci fa litigare: l’ho anche scritto a scuola nel tema, la mattina del 3 di febbraio, giorno del compito in classe.
Ho scritto che il mondo assomiglia a un condominio di strada, però molto più grande, dove la gente sembra non ne voglia sapere di andare d’accordo e dove tutti continuano a farsi la guerra perché nessuno riconosce il danno che ha fatto al suo vicino di casa.
A conclusione del quadrimestre ci sono state poi le pagelle. Ma dei miei voti, per ora, non dico.