ANNA COME NON CE NE SONO TANTE
Aveva più o meno la mia età. L’età dei pensieri, quelli che si scacciano con un gesto della mano ma […]
Attuale è ciò che accade adesso, nel presente. Che altro c’è da dire, che altro da capire? Non è così semplice, come sembra. Fra le innumerevoli cose che accadono, fra le incalcolabili parole pronunciate, scritte ascoltate in questo momento (soprattutto nei tempi del web), quindi tutte attuali, solo una frazione infinitesimale entra a far parte della attualità. Il motivo è semplice: per entrare nella attualità, un fatto, un gesto, una immagine devono acquistare significato; cosa possibile solo se usciamo dal presente, rimuginiamo nel passato o ci proiettiamo nel futuro. A dare significato, ad attribuire attualità siamo, comunque, sempre noi. E, così facendo, riveliamo molto di quel siamo, e come siamo.
Aveva più o meno la mia età. L’età dei pensieri, quelli che si scacciano con un gesto della mano ma […]
“Conosco questo maledetto, il suo nome è Ali Sonboly, era in classe mia, lo prendevamo sempre in giro e
Il 14 luglio, festa nazionale francese, la “Grandeur” dei nostri cugini è stata messa a dura prova. Ha cominciato il
Nei treni al sud si appoggia la testa al finestrino che scotta, qualche volta si dorme, e il rumore
Francia o Portogallo? No, la finale degli Europei 2016, almeno per quanto riguarda gli inni nazionali, l’ha vinta la Germania.
Toc toc… Chi è ? Nessuna risposta. Toc… toc, toc… Chi è ? Ancora nessuna risposta.
Stavo scorrendo le notizie di Facebook, quando una parola, insieme a un’immagine, ha catturato la mia attenzione: ortoressia. Delle mani
TYRION: diverso è terribile. Acondroplasico. E puoi essere un Lannister, avere un acume eccezionale e un’intelligenza emotiva capace di
Prima di tutto: che tipo di organo è quello che ha deciso ieri l’annullamento del voto di ballottaggio
Ieri un tale mi ha detto: ma non ricadi anche tu nella logica della demonizzazione? Forse… perché? Per questa storia
Anno 1992, avevo 10 anni. I nonni mi raccontavano la guerra e a scuola la maestra mi raccontava l’Europa.
Verso la metà degli anni ottanta l’Italia politica accusava il peso di una situazione anomala, perdurante ormai dalla data