Fischer, La leggenda del re pescatore
“Ci dev’essere qualcosa negli scacchi”, avrebbe detto Bradbury, se un ragazzino ebreo di Brooklyn, con un Q.I. di 180 decide […]
Società
Scusate, ma la parola Società è talmente pesante che siamo ricorsi alla Enciclopedia Treccani per raccogliere una definizione accettabile. Ecco cosa abbiamo trovato: Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione dell’insieme stesso e dei suoi membri. Seguono, nella Treccani, quattro corpose sezioni: Antropologia, Diritto, Filosofia, Scienze sociali. La sola promessa che ci sentiamo di fare è che non dimenticheremo questa complessità e vestiremo i panni di una doverosa modestia.
2 luglio 1939. Superman sbarca in Italia
La scena è surreale: un uomo in mutande e calzamaglia che solleva un’automobile nel mezzo di una strada. Non è
La copertina del settimanale Oggi
Ho comprato “Oggi”. Non ricordo di averlo mai comprato. Da giovane compravo il giornale gay “Babilonia” a testa bassa,
Rassegnati al salasso
Mi addormento guardando “Casanova” di Federico Fellini. E rido sulla laguna infuriata fatta interamente con la plastica nera dei
Para papà!
Sono nel cortile della scuola, nell’intervallo, ascolto per caso i due bambini che, seduti in un angolo, hanno l’aria
Villa Capriccio
Dormi, Gianni? Mi è venuta un’idea tipo i club di Forza Italia negli anni Novanta, giusto per tirarci un
Casca il mondo casca la terra
Si muove la terra Tintinnano i bicchieri, nessun brindisi Sbattono le antine, senza vento Oscillano i lampadari Sussultano i pavimenti
Video ritardato Indagini sciatte
La notte scorsa Sky ha cominciato a trasmettere le immagini registrate dalla telecamera in prossimità della scuola di Brindisi dove,
Memorie di Villa Adriana
Sono qui da un po’ di secoli. Anni da imperatrice, non posso lamentarmi, sono ricca di meraviglie scavate,
Pasquinata sulla tomba di De Pedis
E fateme capi’: dentr’a ‘na chiesa in un sacello tutto colorato cor nome in vista e ‘r marmo luccicato e
Moccia, scusa se ti chiamo sindaco
Un programma coi fiocchi rosa. No, niente donne, non fraintendete. Quelle sono scomparse. Ma volete mettere un nome tragicamente altisonante che stravince
Primo Maggio
Ricordo mio padre, inappuntabile e un po’ dandy, in blazer e foulard di seta, con i giornali in una mano