La mano tesa
Sapete, io penso una cosa. Il mondo, questo mondo senza una direzione o, se presente, sul pessimo andante, ha una […]
Sapete, io penso una cosa. Il mondo, questo mondo senza una direzione o, se presente, sul pessimo andante, ha una […]
E’ come che avessi tanti figli per strada, sono dodici, come le porte antiche di Bologna. Mi aspettano ai semafori,
Mia nonna paterna era una donna dell’800. La sua famiglia d’origine fabbricava carrozze. Si chiamava Mustiola, nome desueto dalle mie
Faceva scivolare lentamente il dito sul piano di marmo liscio e freddo della consolle, come se con quel contatto scorresse
Sapessi com’era strano darsi appuntamento a Milano in un Trani a gogò “Seconda traversa a sinistra nel viale, ci sta
Quando sei forzatamente da solo molte ore al giorno, ti accorgi di quanto spazio hai dedicato agli altri e quanto
<<Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore. Il dottore si ammalò… ambarabà
Su segnalazione di Roberta Nina Bianchin che ha curato la traduzione dall’inglese Il mio nome è Jack. Ho l’autismo, e
È successo giusto pochi giorni fa. Stavo andando al lavoro e l’immagine mi ha fatto fermare. Sarà perché qui abito
Non abbiamo fatto abbastanza. Non abbiamo fatto nulla. E non basta rassicurarsi dicendoci che noi non lo faremo mai. Perché
La maestra camminava rigida e impettita con i libri stretti al petto. Sembrava avesse paura che qualcuno glieli rubasse. Entrò
Grattarsi la nuca con entrambe le mani ghignando, o puntellarsi zigomo e tempia con le dita torcendo il sopracciglio, o