Scintilla silenziosa
La radice delle cose
Negli anni 60 del secolo scorso, quando c’erano gli hippie, il viaggio cominciava con una canna, o con qualcosa di peggio. Oggi, se al telefono qualcuno ti dice che è in viaggio, lo immagini in trasferimento via treno o auto (adesso anche aereo perché l’uso dei cellulari in volo non è più vietato). Fra questi due estremi, ci sono i viaggi più diversi; viaggi reali, viaggi immaginari, nello spazio, o dentro di te, liberi o obbligati. Sempre, però, il viaggio è uno spostamento, da dove sei a un altro luogo; al quale ti accingi perché vuoi o perché devi. Comunque, un cambiamento, desiderato o temuto; che accende insieme, sempre, la curiosità e il timore.
Ieri il Ministero degli Esteri irlandese in un tweet diceva di aver notato alcuni report inaccurati riguardo le allerte sui
Ogni tanto riesco a tornare a Milano, el mé Milan, che non è più mia. Sono fortunata: il bilocale dove
È una vita che viaggio. Certe volte mi chiedo per quale legge di compensazione sia questo andare iscritto nelle pagine
Stloch, stloch, stloch. Era questo il rumore che sentivo. Come un’anguria che sbatte contro un muro. Prima uno schianto sordo
Quando arrivai la prima volta, in treno, era Natale. Tutta Parigi – i grandi boulevards, il metro, perfino l’austera Place
I miei tre affessionati lettori vogliono conoscere i particolari della cena al misterioso castello montano di Flor sur Mer. Giovanni
Prima di partire pensavo che avrei scritto un pèsso alla Fantossi va in montagna, in memoria del Maestro, però poi
Dedicato alle donne che sognano l’incontro del destino. A trent’anni, quando ancora il fisico viaggiava di pari passo con
Ho una libreria a Bécherel, in Bretagna; non sono nato qui, mi ci sono trasferito da diversi anni. Volevo
Avevo mandato un sms al numero che mi avevi scritto sul sacchetto dei carciofi: «Ci vediamo domani al molo?»