Parthenope
Come è ormai noto, Paolo Sorrentino è un regista divisivo. Cosa che difficilmente accade ai mediocri: piuttosto càpita a coloro […]
Settant’anni di televisione non sono riusciti a piegarlo: il Cinema è ancora sorprendentemente vivo e vegeto, tra enormi difficoltà e mille momenti di crisi. E’ l’arte popolare per eccellenza e per questo Ellerì sarà sempre al suo fianco, raccontando ai lettori l’incanto, le emozioni dei suoi aspetti più originali e le storie favolose dei suoi protagonisti, le innovazioni tecniche sempre più sorprendenti, le inesauribili nostalgie alimentate dalle immagini del passato. Con l’occhio puntato nella sua personalissima macchina da presa.
Come è ormai noto, Paolo Sorrentino è un regista divisivo. Cosa che difficilmente accade ai mediocri: piuttosto càpita a coloro […]
La via che porta al successo una canzone è spesso irta di difficoltà, ma talvolta le circostanze sono bizzarre. È
Chiariamolo subito. “Finalement” non vuole dire finalmente ma “alla fine”. L’ ottantasettenne Claude Lelouch, pur ripromettendosi di girare ancora altri
Il mestolo colmo di latte si riversa nella scodella tenuta tra le mani: mani, tante, piccole o appena più grandi,
Rivedere i film che ci sono piaciuti cinquant’anni fa è un esercizio di autocoscienza notevole. Consente di cogliere il significato
Prima guerra mondiale, 1918, un campo di battaglia zeppo di cadaveri, ammucchiati l’uno sull’altro. Qualche sopravvissuto fruga nelle tasche dei
Luigi, quarantenne in forma e discreto nei modi, con una figlia di 7 anni e una moglie (Greta Scarano) incinta
Il film, come da numerosi e scanzonati avvisi, è liberamente ispirato alla vita di Bernadette Chirac, moglie di Jacques Chirac
Inghilterra, primi anni ’20: una piccola città del West Sussex viene messa in subbuglio da una serie di lettere scandalose,
“Trovo Call my agent Italiano (quello francese aveva ben altra classe & recitazione) inguardabile. Il nostro è tutto smorfie stracaricate,
Michele, da trent’anni maestro in una scuola della periferia di Roma, chiede il trasferimento a Rupe (nome azzeccato), paesino sperduto
Questa potrei chiamarla la mia “postrecensione”. Di reazione: dalla proiezione in tv del film “C’è ancora un domani”, si è