“A ME GLI OCCHI, GIGI”
di Silvia Nebbia
Teatro
Il Teatro è tante cose. Tante persone, innanzitutto: quelle che, sulla scena, agiscono, parlano, cantano, si muovono, ballano, e quelle che in silenzio guardano; e pensano. Il teatro è luoghi diversi, piccoli, piccolissimi e grandi, grandissimi, occasionali; spazi visibili e spazi nascosti: luoghi e spazi che cambiano e si moltiplicano con l’arricchirsi della fantasia e con lo sviluppo delle tecnologie. Ma del Teatro è immutabile l’anima: l’emozione, la commozione che devono essere condivise dall’attore e dallo spettatore. E’ Teatro quando scocca la scintilla fra i due poli necessari; grazie, prima, a chi ha immaginato le scene e scritto le parole.
La camera azzurra
Il palcoscenico è surreale: una luce azzurrina permea ogni cosa, il letto, i tavolini, le sedie, avvolge come una spuma
EVA CONTRO EVA
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L’altro teatro
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Vacanze a rischio
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Oh Dio mio!
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Ritorno d’attore: Flavio Bucci
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Nessuno si era confrontato prima d’ora con uno dei manifesti più divertenti ma anche profondi dell’esperienza futurista di Aldo Palazzeschi,
Il fuoco dell’Arte brucia e divora
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Marina Semyonova Venerata da Stalin sfuggì alle purghe
La prima e più famosa ballerina di epoca staliniano-sovietica fu Marina Semyonova (1908-2010). Appena diciassettenne, uscita dalla famosa scuola
E lasciatemi divertire anche di là
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Premio Aenaria per la Drammaturgia Intelligente
Il matrimonio ben riuscito tra La Rivista Intelligente e il Premio teatrale Aenaria ha fatto nascere, a Ischia, il