Al mare
Si arrivava alla sera stremati dal sole e dalla fatica di correre su e giù per la spiaggia come pendole […]
Nella storia umana la poesia nasce prima della scrittura – è l’arte più nuda, ha bisogno solo di voce e parole. E’ fatta per entrare nella mente e restare nella memoria. Ha ritmo, assonanze, geometrie interne che si diramino nei recessi più profondi del cervello, e lì restino. E’ la più difficile, la più crudele: può essere solo perfetta, altrimenti è indelebilmente brutta. E nulla è più brutto di una brutta poesia. La poesia è poiesis, la poesia fa. E’ il fare. Disegna l’Universo e il pensiero. Senza poesia sarebbe il nulla.
C’è la bella notizia, però: la poesia è adattissima al web, per ragioni semplici quanto intrinseche. E’ sintetica, non si perde in sbavature e va al punto. Il ritmo che contiene trascina la lettura fino in fondo al testo. E’ quasi sempre breve: le canoniche poche righe di attenzione dei lettori nel web le bastano per dire tutto.
Non voglio ricordare una stanza il suo confine, la lentezza delle ore. Invece penso al mare: noi due che passeggiamo
Dietro l’Amore stava la Verità dietro le Mani e il Cuore c’era l’Inganno della Realtà dietro l’Inganno nasceva il Dolore.
Come è lento il vento questa sera come è piccola la vita per ciascuno ma quanto tempo scorra dentro un
Due poesie capolavoro del nostro Novecento, due poeti della scuola cosiddetta “ermetica”. Due case battute dal vento: vento della natura,
Che suono ha il dolore? Il suono del cuore spezzato, per tradimento, abbandono, indifferenza. Il suono delle ossa che si
La prima volta che ti ho visto hai cambiato l’angolo di rotazione terrestre del mio cuore. La seconda volta hai
Franca Quatrini analizza e commenta una delle più belle poesie di Wislawa Szimborska, come sempre nella perfetta traduzione di Piero
Le poetesse americane del Novecento (Bishop, Plath, Sexton, Rich, e le più recenti Gluck, Graham e Dove) hanno avuto come
Puoi ancora fermare la gamba Alzata sulla ringhiera Togli la mano dalla balaustra Perno della vertiginosa giostra Di qua si
Ti ho vista ballare in salone sorridente e festante, come un giorno di gloria. Ti ho vista ballare in giardino,