Emily Dickinson

Emily Dickinson è una grandissima. Tocca il cielo e lo sfida, è chiusa in camera sua e misura l’universo, ha una voce potente, ma anche infinitamente sottile. Conosce gli abissi della mente umana – ma quando manda un fiore o un libro, o delle calze da lei lavorate a maglia a una amica, ha parole giocose, ironiche, leggere – e sa essere anche molto sensuale. C’è infinita musica nella sua poesia, e un ritmo che canta e a volte travolge e turbina. Moltissime ormai sono le traduzioni italiane, ma certe volte sono scolastiche, altre banali, quasi tutte ignorano ogni musicalità. Queste di Giovanna Nuvoletti sono traduzioni in poesia, con sonorità e andamento che intendono ritrovare la vera voce di Emily. Le cifre che vedete in capo ai testi, sono in riferimento alla numerazione degli originali in inglese nell’edizione di Thomas H. Johnson, il miglior curatore.

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