Giovanna Marmo e la poesia che attraversa gli specchi
Una medusa Le strade si svuotano, le tane sono piene di lucertole, ragni e bisce. Una medusa scura pulsa nel […]
Nella storia umana la poesia nasce prima della scrittura – è l’arte più nuda, ha bisogno solo di voce e parole. E’ fatta per entrare nella mente e restare nella memoria. Ha ritmo, assonanze, geometrie interne che si diramino nei recessi più profondi del cervello, e lì restino. E’ la più difficile, la più crudele: può essere solo perfetta, altrimenti è indelebilmente brutta. E nulla è più brutto di una brutta poesia. La poesia è poiesis, la poesia fa. E’ il fare. Disegna l’Universo e il pensiero. Senza poesia sarebbe il nulla.
C’è la bella notizia, però: la poesia è adattissima al web, per ragioni semplici quanto intrinseche. E’ sintetica, non si perde in sbavature e va al punto. Il ritmo che contiene trascina la lettura fino in fondo al testo. E’ quasi sempre breve: le canoniche poche righe di attenzione dei lettori nel web le bastano per dire tutto.
Una medusa Le strade si svuotano, le tane sono piene di lucertole, ragni e bisce. Una medusa scura pulsa nel […]
Ci siamo sopravvissute. Rinunciare a noi è stata la cresima Peggiore di tutte. … C’era una tempesta di
Garrulo intruso Nella sottile differenza Stati e processi perigliosi adeguamenti liste consone di costumi primitivi affetti sociali
PORTARE la decrepitezza come un fiore. O come una corona. È invidiabile l’autunno, la sicura e bella dignità con la
Non usare poi cucchiai di tenerezze marmellate dolci di pesche marine a rassicurarmi sull’impossibile ho voglia di un gelato assoluto
non credo la morte sia come dormire avrei paura dei sogni io credo invece sia quando mi scordo ricordo
“Forse può stare anche nel cavo di una sola mano quella forza oscura che tutti i cieli dei quali
La poesia crea il mondo, lo sappiamo, ma, se la poesia che stiamo leggendo è di Anna Toscano, di
Debbo al mio indimenticato prozio Gaetano Trombatore (1900-1994), fratello di mio nonno, profondo studioso ed acuto interprete della letteratura
Lo vedo. Si alza all’orizzonte astuto, bavoso, putrefatto. Il Golem di Goebbels. Essere fatto di molti esseri urlanti,
E io t’avesse dicere ca tu si’ comme ‘o tiempo d’ ‘a staggione? No, pecché tu si’ cchiù sbrennente