La fortuna di perderti
Io che cercavo un amore tutto intero Conobbi lui che ne aveva la metà Però era ricco di fascino e […]
Nella storia umana la poesia nasce prima della scrittura – è l’arte più nuda, ha bisogno solo di voce e parole. E’ fatta per entrare nella mente e restare nella memoria. Ha ritmo, assonanze, geometrie interne che si diramino nei recessi più profondi del cervello, e lì restino. E’ la più difficile, la più crudele: può essere solo perfetta, altrimenti è indelebilmente brutta. E nulla è più brutto di una brutta poesia. La poesia è poiesis, la poesia fa. E’ il fare. Disegna l’Universo e il pensiero. Senza poesia sarebbe il nulla.
C’è la bella notizia, però: la poesia è adattissima al web, per ragioni semplici quanto intrinseche. E’ sintetica, non si perde in sbavature e va al punto. Il ritmo che contiene trascina la lettura fino in fondo al testo. E’ quasi sempre breve: le canoniche poche righe di attenzione dei lettori nel web le bastano per dire tutto.
Io che cercavo un amore tutto intero Conobbi lui che ne aveva la metà Però era ricco di fascino e […]
Dove, nel corpo del poeta, si trova la Poesia? Nelle pieghe del naso per Giorgio Caproni. Nella nuca per
estate che scivoli tra le mie dita estate tangente estate ti prendo divorando i tuoi frutti.
Càpita all’ape di essere capita Le càpita la vita E dalla vita l’ape vien rapita
Notte fonda. Silenzio. Urla. E’ la mia anima. Paura, dolore, sudore mi sveglio di colpo sei lì che mi
Boccheggi. Povero pesce, ingannato da un amo lucente, sedotto da cibo sopraffino. Boccheggi sotto la schiuma
Come zoppicare Essere tristo o mesto. Come somigliare A una malattia Alla follia. Come è preoccupato. Come il giardiniere Allinea
Il cielo sopra e sotto Il cielo dentro. Il mare. Che il mare sia lontano e canti. Un
Meglio la vita le cose una sull’altra finché c’è posto, in equilibrio, come avute, così riposte Meglio l’amore
Gialleggiano le gerbere giocose gelosamente girandosi e guardando selvatiche saltellano sognando serenamente ora stan svettando
Di là dal fiume Mandami una voce, che sia un coro di vecchi, vestiti con scialli e cappelli, che siano