Per te
Oggi scrivo per te, che conosci i miei segreti, che ascolti il mio respiro, che raccogli le mie lacrime, per […]
Nella storia umana la poesia nasce prima della scrittura – è l’arte più nuda, ha bisogno solo di voce e parole. E’ fatta per entrare nella mente e restare nella memoria. Ha ritmo, assonanze, geometrie interne che si diramino nei recessi più profondi del cervello, e lì restino. E’ la più difficile, la più crudele: può essere solo perfetta, altrimenti è indelebilmente brutta. E nulla è più brutto di una brutta poesia. La poesia è poiesis, la poesia fa. E’ il fare. Disegna l’Universo e il pensiero. Senza poesia sarebbe il nulla.
C’è la bella notizia, però: la poesia è adattissima al web, per ragioni semplici quanto intrinseche. E’ sintetica, non si perde in sbavature e va al punto. Il ritmo che contiene trascina la lettura fino in fondo al testo. E’ quasi sempre breve: le canoniche poche righe di attenzione dei lettori nel web le bastano per dire tutto.
Le quattro della notte e poi le cinque del mattino il sei di settembre che
A che servite se per avervi devo marcire dentro ammutolire gettarmi nel pozzo
1094 Questo è quello che ho sono tutta lentiggini – pensavo tu avresti prescelto delle Guance in Velluto – o
Improvvisamente è tutto chiaro. il tuo sorriso che me ne ricorda altri quattro. santiago. disarmante perché ti fidi e
Luna piena stanotte. E notte tenera, di quelle che non possono celare. Non che io volessi nascondermi, cercavo solo un
Nei nostri territori. Dove con contratto a termine si vive, con due apprendiste, di Bari.