Primo maggio
Tu lavori egli lavora io non lavoro. L’Italia è una Repubblica fondata sul. Lavare. Levare. Livore. Lavare l’avaro. Levare il […]
Nella storia umana la poesia nasce prima della scrittura – è l’arte più nuda, ha bisogno solo di voce e parole. E’ fatta per entrare nella mente e restare nella memoria. Ha ritmo, assonanze, geometrie interne che si diramino nei recessi più profondi del cervello, e lì restino. E’ la più difficile, la più crudele: può essere solo perfetta, altrimenti è indelebilmente brutta. E nulla è più brutto di una brutta poesia. La poesia è poiesis, la poesia fa. E’ il fare. Disegna l’Universo e il pensiero. Senza poesia sarebbe il nulla.
C’è la bella notizia, però: la poesia è adattissima al web, per ragioni semplici quanto intrinseche. E’ sintetica, non si perde in sbavature e va al punto. Il ritmo che contiene trascina la lettura fino in fondo al testo. E’ quasi sempre breve: le canoniche poche righe di attenzione dei lettori nel web le bastano per dire tutto.
Tu lavori egli lavora io non lavoro. L’Italia è una Repubblica fondata sul. Lavare. Levare. Livore. Lavare l’avaro. Levare il […]
Gli stupidi, gli ignoranti, gli invidiosi, quelli in malafede, quelli stronzi e basta. I bugiardi senza motivo, i sinceri
Arrampicato, come una polena inutile, alla prua del torpediniere Puglia, il Vate scrutava l’orizzonte. L’altra costa non era Dalmazia, era
Cosa pensa un calzino steso ad asciugare, perché una nonna salta come una rana di fianco al letto della nipotina,
Vorrei seguirti, Anna, nella tua città che mi appartiene anche un po’. D’inverno, nella nebbia che allontana le rive, che
O morte, perché ancora una volta mi hai mancato? Eccomi qua, nel tuo mirino Andare in giro per le strade,
A che servite se per avervi devo marcire dentro ammutolire gettarmi nel pozzo
Le quattro della notte e poi le cinque del mattino il sei di settembre che
1094 Questo è quello che ho sono tutta lentiggini – pensavo tu avresti prescelto delle Guance in Velluto – o