Finita Infinità
finita infinità
Nella storia umana la poesia nasce prima della scrittura – è l’arte più nuda, ha bisogno solo di voce e parole. E’ fatta per entrare nella mente e restare nella memoria. Ha ritmo, assonanze, geometrie interne che si diramino nei recessi più profondi del cervello, e lì restino. E’ la più difficile, la più crudele: può essere solo perfetta, altrimenti è indelebilmente brutta. E nulla è più brutto di una brutta poesia. La poesia è poiesis, la poesia fa. E’ il fare. Disegna l’Universo e il pensiero. Senza poesia sarebbe il nulla.
C’è la bella notizia, però: la poesia è adattissima al web, per ragioni semplici quanto intrinseche. E’ sintetica, non si perde in sbavature e va al punto. Il ritmo che contiene trascina la lettura fino in fondo al testo. E’ quasi sempre breve: le canoniche poche righe di attenzione dei lettori nel web le bastano per dire tutto.
Pupille d’acqua luci di pistacchio giardini dove sognano le Api. Per fare un sogno, Emily,
Sotto questo momento sopra regolari triangoli con dolore onestamente ricavato. Si stava nei saldi
In questa domenica d’agosto il tempo ha un cuore d’oro e piedi di piombo. Ma il tempo, si sa, non
madre di niente, madre crudele bella indifferente, madre mia morta che non sei nei cieli madre mia le cui colpe le sconto tutte io nella mia vita madre…