Wisława nel web e per sempre
Wisława Szimborska è scomparsa da alcuni giorni. Di colpo, alla notizia, un fiume di poesia ha attraversato il web. Tutti […]
Nella storia umana la poesia nasce prima della scrittura – è l’arte più nuda, ha bisogno solo di voce e parole. E’ fatta per entrare nella mente e restare nella memoria. Ha ritmo, assonanze, geometrie interne che si diramino nei recessi più profondi del cervello, e lì restino. E’ la più difficile, la più crudele: può essere solo perfetta, altrimenti è indelebilmente brutta. E nulla è più brutto di una brutta poesia. La poesia è poiesis, la poesia fa. E’ il fare. Disegna l’Universo e il pensiero. Senza poesia sarebbe il nulla.
C’è la bella notizia, però: la poesia è adattissima al web, per ragioni semplici quanto intrinseche. E’ sintetica, non si perde in sbavature e va al punto. Il ritmo che contiene trascina la lettura fino in fondo al testo. E’ quasi sempre breve: le canoniche poche righe di attenzione dei lettori nel web le bastano per dire tutto.
Wisława Szimborska è scomparsa da alcuni giorni. Di colpo, alla notizia, un fiume di poesia ha attraversato il web. Tutti […]
Vedi questo? lo tengo in tasca e, per ogni evenienza, lo tiro fuori, lo apro poi, una volta usato, lo
845 Sarò Dannata ma che mia la Gloria sia di morirle in Mano. Traduzione originale di Giovanna Nuvoletti
La neve quando cade non si fa male. le ho chiesto come fai. mi lascio andare. ho preso un fiocco
Ti sei arresa. Hai avuto paura? Dimmi di no e seguirò il tuo esempio, da viva non ci sono ancora
Mia madre e la Szymborska saranno pessime vicine di casa, troppo simili, troppo difformi. La tranquilla saggezza dell’una
sono morta. dunque, prima, ero viva. e chi se lo aspettava? scoprirlo così, nel cuore della notte. il sangue batte
Ho cercato nella punteggiatura la virgola di sfogo, per avanzare un pensiero senza chiudere il precedente. Ho guardato imbarazzata i
Quando tutti gli uomini gli ebbero voltato le spalle gli animali della fame si rivolsero a lui. Quando gli uomini
L’ascensore si apre. Entriamo. Si chiude. Subito. Ancora pochi minuti. Lo so. Tu. Quello di ieri. I tuoi occhi, la
Emily Dickinson 1654 La bellezza mi affolla fino a farmi morire Bellezza abbi pietà di me se dev’essere oggi
No, non ci andremo più, Silvia, a fotografare insieme le luci sghembe della maremma invernale – come ci eravamo promesse.