FAVOLA SENZA MORALE
Si narra che, in un bellissimo giardino, ci fosse una quercia maestosa dove aveva costruito il proprio nido un usignolo […]
Ma quali scritture qui sul web? In cinque anni La Rivista Intelligente ha raccolto storie e narrazioni, tantissime, e le potete trovare nel nostro archivio. Le potete leggere quando volete, non si sono disperse nell’immenso calderone di internet. Abbiamo collaboratori fedeli e di talento, siamo aperti alle visioni, all’immaginazione di chi pensa di avere cose da dire. La qualità che chiediamo è alta: belle storie in cui cerchiamo la brevità per il web, l’ironia della lingua, la profondità dei temi. Abbiamo a cuore la complessità che sa farsi sintesi, e graffia e fa riflettere. La scrittura che ci piace è nel passato, è al presente e si inventa il futuro. Senza preconcetti.
Si narra che, in un bellissimo giardino, ci fosse una quercia maestosa dove aveva costruito il proprio nido un usignolo […]
Mi sporgo tra i due sedili anteriori. Il vetro del finestrino accanto al posto di guida è completamente abbassato e
La vita è così: non si fa in tempo a vivere il presente che già si ha nostalgia del passato,
L’omino verde non è davvero verde, ma chi ha la ventura di imbattersi nel suo odio – spruzzato generosamente sul
Il professor Pandimiglio è tornato. Dopo dieci anni di insegnamento nella scuola media, verso il 1980 era volato verso il
La mia gatta lecca il grana grattugiato solo dalle mie dita. Altrimenti mica lo accetta. E io risento di nuovo
La nuca dell’uomo e quella del mulo penzolano. Per gran parte del tragitto seguono una sola andatura. Poi il sentiero
L’amore mio è lontano grande frastagliato inquieto gli assomigliano le nuvole del cielo assorte in movimento senza alcuna tregua. Il
La bambina ha uno sguardo rassegnato. E’ tempo di vacanze. E’ tempo di follia. Già normalmente casa sua è abitata
Milano, luglio, 2010. La stanza della bella clinica era semibuia, solo – da uno spiraglio delle tende tirate – s’infilava
Cortina, agosto 1970 Stretti nel retro delle due jeep, i bimbi parevano mazzi di fiori colorati. No, Edda no: lei,
Passasti lentamente per la strada camminavo luce e buio avanti e indietro suole, scarpe, un orologio poco altro, quasi niente.