LE DUE FACCE DI DUBLINO E DELL’IRLANDA [Cose d’Irlanda #8]
Camminando per Dublino può capitare di vedere due ragazzini fare i buskers e che un musicista attore come Glen Hansard, […]
Ma quali scritture qui sul web? In cinque anni La Rivista Intelligente ha raccolto storie e narrazioni, tantissime, e le potete trovare nel nostro archivio. Le potete leggere quando volete, non si sono disperse nell’immenso calderone di internet. Abbiamo collaboratori fedeli e di talento, siamo aperti alle visioni, all’immaginazione di chi pensa di avere cose da dire. La qualità che chiediamo è alta: belle storie in cui cerchiamo la brevità per il web, l’ironia della lingua, la profondità dei temi. Abbiamo a cuore la complessità che sa farsi sintesi, e graffia e fa riflettere. La scrittura che ci piace è nel passato, è al presente e si inventa il futuro. Senza preconcetti.
Camminando per Dublino può capitare di vedere due ragazzini fare i buskers e che un musicista attore come Glen Hansard, […]
Odio gli spettacoli mattutini. Di tutte le repliche che mi tocca fare in tournée, sono di sicuro quelle che sopporto
Inventario triste delle cose perdute: dimenticate volate via lasciate andare per incuria, pigrizia chiuse in un cassetto del quale si
Sei un artista ad accarezzarmi e a soddisfare le mie esigenze. Mi prendi e mi fai – ogni volta –
Ci sono giorni in cui la solitudine… Anche se vera solitudine non è. Non si tratta di assenze o di
Erich von Stroheim era un regista di origine austriaca. Un perfezionista, la cui meticolosità nel governare l’inquadratura era proverbiale. Nel
All’alba, nell’incertezza sospesa tra il buio e la luce, aspetto di nuovo l’arrivo del giorno. Quello che vedo è un
«Buongiorno, signora. Desidera?» «Sì, purtroppo mi capita ancora» «Capisco. Siamo qui per aiutarla. È orientata verso qualcosa di particolare?» «Ho
Non lo so se la scrittura abbia ragioni per ciascuno diverse. Non scrivo per compiacere me stesso o per invenzione:
«Mettiti le scarpe! Quelle più usate. Vai a prendere il latte e fai attenzione a non rovesciarlo». È inevitabile. In