LA PARTITA SOTTO IL GAZEBO
“Scusi quanto costa questo gazebo?”. Mi voltai: era un uomo fra i quaranta e i cinquanta, all’apparenza ricco, educato, raffinato […]
Ma quali scritture qui sul web? In cinque anni La Rivista Intelligente ha raccolto storie e narrazioni, tantissime, e le potete trovare nel nostro archivio. Le potete leggere quando volete, non si sono disperse nell’immenso calderone di internet. Abbiamo collaboratori fedeli e di talento, siamo aperti alle visioni, all’immaginazione di chi pensa di avere cose da dire. La qualità che chiediamo è alta: belle storie in cui cerchiamo la brevità per il web, l’ironia della lingua, la profondità dei temi. Abbiamo a cuore la complessità che sa farsi sintesi, e graffia e fa riflettere. La scrittura che ci piace è nel passato, è al presente e si inventa il futuro. Senza preconcetti.
“Scusi quanto costa questo gazebo?”. Mi voltai: era un uomo fra i quaranta e i cinquanta, all’apparenza ricco, educato, raffinato […]
Alcides Moreno aveva tenuto la mano destra chiusa, serrata così forte che i primi soccorritori e poi i medici non
Secondo i ‘Salvidioti’-chiamiamoli così- che urlazzano in rete, della brutta e disumana storia del caporalato e dei lavoratori stagionali africani
Che incantevole parola. Non ha spigoli. Rotonda, senza asperità e crudezze. Senza angoli o punte. Non ferisce e non taglia.
Credo che quella mattina abbia pensato a suo padre che nel 1928 si era sparato alla testa fiaccato da un
Dialogo immaginario con la bella abissina di “Faccetta nera” – C’è stato un tempo in cui il tricolore sventolava per
Sei un appassionato di fantascienza fin da ragazzino e hai amato l’ologramma della principessa Leya più di Carrie Fisher? Il
Di solito tengo la bocca chiusa, anche se per natura dovrei aprirla qualche volta. Forse quando si pensò a me
Sono fiera delle mie origini. Mia nonna Adelina era una contadina. Una donna di campagna: forte, rotondetta, semplice, viso rubicondo
La sua vicina di letto si asciuga il sudore con una manica e la guarda indifferente. Allineati come cose, l’ombra
Sono uscita a fare due passi, forse di più. Ho fatto il giro dal parco e poi a guardare intorno
Tu sai cos’è il luccichio, amore mio, che risplende instancabile? Sono pezzi di vetro, tanti pezzi di vetro, minuscoli, aguzzi,