Kerguelen il piacere di una vita segreta
Le parole gli parlavano. Kerguelen. Il suono delle parole disegnava colori nella sua mente. Kerguelen. Il miele delle sillabe era […]
Scritture
Ma quali scritture qui sul web? In cinque anni La Rivista Intelligente ha raccolto storie e narrazioni, tantissime, e le potete trovare nel nostro archivio. Le potete leggere quando volete, non si sono disperse nell’immenso calderone di internet. Abbiamo collaboratori fedeli e di talento, siamo aperti alle visioni, all’immaginazione di chi pensa di avere cose da dire. La qualità che chiediamo è alta: belle storie in cui cerchiamo la brevità per il web, l’ironia della lingua, la profondità dei temi. Abbiamo a cuore la complessità che sa farsi sintesi, e graffia e fa riflettere. La scrittura che ci piace è nel passato, è al presente e si inventa il futuro. Senza preconcetti.
Poesia per la madre
Mia madre in guerra sapeva ridere. E continuò nei decenni successivi. Negli anni sessanta era felice ed io con lei.
Gran Premio di Montecarlo, il mio
Quando Alberto mi comunicò che non poteva esserci a causa di un imprevisto istituzionale, pensai che me la sarei cavata
Dialogo tra lampioni
«Buonasera Lucio, come stai?» «Buonasera Elio. Oggi mi sento un pochino spento, e tu?» «Mah, come sempre. È tutto un
Limiti di geografia emotiva
Uscendo da scuola, giù alle rampe di Sant’Antonio allentavo il passo e, pur imponendomi di mostrare coraggio, non potevo ignorare
Clandestino
Mio nonno veniva da un paesino del Molise. Quando compì 13 anni sua madre lo portò dove partivano i piroscafi
La bella addormentata
I sogni sono pensieri che prolungano l’eco della mia esistenza felice, ma il cuore è coperto di rovi. Spine dappertutto,
Sigaretta alla finestra
Tra una stecca e l’altra della persiana accostata, la luce scema di una lampadina, l’ombra di una donna e la
“Educazione sentimentale” durante il fascismo
Sfoglio le pagine de ‘Il tallone di ferro’ di Jack London (1908) che ricevetti in dono da mio padre Antonello
Il tuo amato Cecco
Oggi non mi va di posare. Sono arrabbiato. Capita qualche volta. Tu non ti perdi d’animo, guardi verso il soffitto,