Andrea Pazienza e Bob Marley
Ischia. Giunto all’ombra delle Pietre Rosse aprii il giornale, lo chiusi e ripresi la via di casa. La notizia che […]
Ma quali scritture qui sul web? In cinque anni La Rivista Intelligente ha raccolto storie e narrazioni, tantissime, e le potete trovare nel nostro archivio. Le potete leggere quando volete, non si sono disperse nell’immenso calderone di internet. Abbiamo collaboratori fedeli e di talento, siamo aperti alle visioni, all’immaginazione di chi pensa di avere cose da dire. La qualità che chiediamo è alta: belle storie in cui cerchiamo la brevità per il web, l’ironia della lingua, la profondità dei temi. Abbiamo a cuore la complessità che sa farsi sintesi, e graffia e fa riflettere. La scrittura che ci piace è nel passato, è al presente e si inventa il futuro. Senza preconcetti.
Ischia. Giunto all’ombra delle Pietre Rosse aprii il giornale, lo chiusi e ripresi la via di casa. La notizia che […]
Sbaglio tempi, modi, gesti. Sento i pensieri che arrivano come treni, non sempre veloci, ma potenti. E deragliano,
Ecco ‘Die Puppe’ (‘la bambola’) disse di lei Hans Bellmer quando la incontrò per la prima volta a Berlino,
Angelica, ti ho rivista, dopo otto anni ti ho rivista. Il tempo ha avuto reverenza del tuo splendore, che se
Mia madre non aspettava l’autobus, come quella di De Gregori. Sentiva la radio. Nonno si mise a piangere. «Andate alla
Ci sono i giorni così… tu non ti aspetti nulla dai giorni così, eppure sono quelli che riservano sorprese, regalandoti
C’è una ricorrenza che a me mette un po’ di tristezza, e non è il 2 novembre. È il 24
T’insegnavo che gli gnocchi si scolano con la schiumarola, sennò esce un pappone, persino io lo so. Era l’apogeo
Ruth von Mayenburg (1907 – 1993) nacque a Toeplitz-Schonau in Boemia, regione dei Sudeti, sotto l’impero austro-ungarico. Suo padre
Bologna, domenica 20 maggio 2012, ore 04:04. Di colpo il mio sonno viene interrotto da sobbalzi, come sbandamenti di
Non c’è più neve a Sarajevo, ma fa ancora freddo. Anche là gli uccelli sono tornati a cantare. Sarajevo e
L’ingresso della casa in cui sono cresciuta aveva le ante di vetro. Allora non c’erano i ladri, niente porte