Maternità
Mi sfreccia davanti con una biciclettina, curva e torna indietro, senza fermarsi mai, senza mai poggiare i piedi a terra. […]
Ma quali scritture qui sul web? In cinque anni La Rivista Intelligente ha raccolto storie e narrazioni, tantissime, e le potete trovare nel nostro archivio. Le potete leggere quando volete, non si sono disperse nell’immenso calderone di internet. Abbiamo collaboratori fedeli e di talento, siamo aperti alle visioni, all’immaginazione di chi pensa di avere cose da dire. La qualità che chiediamo è alta: belle storie in cui cerchiamo la brevità per il web, l’ironia della lingua, la profondità dei temi. Abbiamo a cuore la complessità che sa farsi sintesi, e graffia e fa riflettere. La scrittura che ci piace è nel passato, è al presente e si inventa il futuro. Senza preconcetti.
Lo vedevo quasi tutte le mattine. Vecchio, più o meno la mia età, la giacca a vento bianca, il
«Piacentini Pio, di anni 54, forse. Senza fissa dimora, sicuramente. Scrivi Clemè!» «Aggio scritto, Antò!» «Allora, Signor Piacentini, lei non
Lei andava triste nella notte cupa. Il suo amore l’aveva lasciata da qualche giovedì, forse di più. Nemmeno un SMS,
È notte d’investitura nel Santuario. Le dodici case dello zodiaco che si arrampicano per il monte sono un serpente immaginato.
Sto bussando alla mia porta. Busso quando la trovo chiusa, ma anche quando rimane aperta; sbircio e mi vedo, apro
«Dottoressa Crocetta, io mi licenzio, basta!» «Palmina, calmati. Lo so che è dura. Sono degli scatenati, ormai è guerra,
L’angelo nero ci vede benissimo, anche in un Notturno indiano. Si sta facendo sempre più tardi, presto, Il tempo
Caffè freddo. Zuccherato quanto basta, non troppo che stucca, non troppo poco che ammazza il palato. In un bicchiere
Era dietro la porta di casa, la mia, e la cosa non mi stupì nemmeno molto; vederlo, intendo. Ci
Alla corte di Re Delicato, già incasinata di suo, c’era subbuglio fremente: la figlia Svampita e semiattempata dovevasi ormai maritare