A terra!
Tanino era sudato, le mani unte, i polpastrelli anneriti dal grasso, le unghie sbrecciate, ma aveva ancora in bocca […]
Ma quali scritture qui sul web? In cinque anni La Rivista Intelligente ha raccolto storie e narrazioni, tantissime, e le potete trovare nel nostro archivio. Le potete leggere quando volete, non si sono disperse nell’immenso calderone di internet. Abbiamo collaboratori fedeli e di talento, siamo aperti alle visioni, all’immaginazione di chi pensa di avere cose da dire. La qualità che chiediamo è alta: belle storie in cui cerchiamo la brevità per il web, l’ironia della lingua, la profondità dei temi. Abbiamo a cuore la complessità che sa farsi sintesi, e graffia e fa riflettere. La scrittura che ci piace è nel passato, è al presente e si inventa il futuro. Senza preconcetti.
La settimana scorsa sono andata nella bottega del mercante Van Rijs. Mio papà doveva vendere un quadro. Mi ha detto:
Cerco di immaginare come mi apparirebbe il mondo se fossi una porta o l’anta di un armadio. La porta di
Se il participio passato di vendere è venduto, immagino che quello di tendere sia tenduto. Invece no. Se quello di
Mio marito non parla. Sono nove mesi che è muto. Fa il sacerdote e capite bene che questo è un
Milano, un giorno da tailleur. In Galleria, al Savini entrammo in tre: lo scrittore di successo, la signora da salotto,
Comincio a scrivere, poi abbandono. Mi lascio andare nei troppi fatti e pensieri che riempiono le mie giornate, tutte. A
30 dicembre 1966 ore 20. L’odore lo sente già dal pianerottolo – capisce perché nessuno ha risposto al telefono. Non