SIAMO PICCOLE API
«Ricordo un ragazzo siciliano, di cui ero diventato amico. Si chiamava Mandarino di nome. Lui forse era il più orfano […]
Raccontare è un’arte, narrare scrivendo una gioia immensa e uno strenuo lavoro. I testi qui si fanno articolati: dall’umorismo alla memoria, dalla malinconia allo sberleffo. Ma sempre vivono personaggi e balzano all’occhio le storie, si fa densa l’ambientazione e lo stile prende il posto che si merita. Un inizio e una fine chiudono il cerchio e dentro troviamo un senso alle cose che sapevamo o che non sapevamo ancora.
«Ricordo un ragazzo siciliano, di cui ero diventato amico. Si chiamava Mandarino di nome. Lui forse era il più orfano […]
I I muri di mattoni erano rosso vivo, come il rossetto sulle labbra della donna e il sangue che le
Il giorno prima di oggi – interno giorno. Faccio la correttrice di bozze. Scrivo, non solo per lavoro ma per
Erano i tempi in cui frequentava l’università a Bari e ogni tanto, andava a guardare la vetrina di Bernardelli, l’armaiolo
(da leggersi con spiccata còcina zeneize) “Auguri, geometra, buon anno!” “Grazie, architetto, anche a lei e famiglia!” “Buon anno nuovo,
Ogni bambino dovrebbe avere un libro sul Natale, uno scrigno segreto e prezioso, una magia a cui ricorrere in ogni
Mi intrigò subito, appena lo vidi. “Permette?” e si accomodò di fronte a me. Sorrisi, con educata e finta indifferenza.
Ogni anno Don Federico ritirava l’“Almanacco della Marina Mercantile A.U.” che gli riservavano alla Libreria Ettore Vram di Trieste, al
Nella primavera del 1945 i bambini fecero un esame di quinta sui generis perché la scuola era bombardata: furono tutti
Era arrivata alla fine della guerra, da Dubrovnik, per scappare dal regime di Tito, ma anche per amore del giovane
Vi ho mai raccontato di quella volta che il Re d’Italia mi salutò? No, non c’entra niente il libro Cuore,
La vide verso l’imbrunire, rintanata dietro una macchia. Proto, abituato alla caccia, si avvicinò con cautela, ormai l’oscurità avanzava e,