Risveglio
Emerge dal buio e affonda nella luce. Il risveglio è lento, il corpo pesante. Il tepore lo avvolge, stordendolo, i […]
Raccontare è un’arte, narrare scrivendo una gioia immensa e uno strenuo lavoro. I testi qui si fanno articolati: dall’umorismo alla memoria, dalla malinconia allo sberleffo. Ma sempre vivono personaggi e balzano all’occhio le storie, si fa densa l’ambientazione e lo stile prende il posto che si merita. Un inizio e una fine chiudono il cerchio e dentro troviamo un senso alle cose che sapevamo o che non sapevamo ancora.
Sei proprio sicuro di andare? Sì. E riprese a girare il cucchiaino nel caffè. Donna Assunta lo guardava con le
Ordinati, composti, anziani, seduti vicinissimi, si proteggono dal sole romano con un ombrellino blu. Lui canta, intonatissimo ma con un
Le parole gli parlavano. Kerguelen. Il suono delle parole disegnava colori nella sua mente. Kerguelen. Il miele delle sillabe era
Quando Alberto mi comunicò che non poteva esserci a causa di un imprevisto istituzionale, pensai che me la sarei cavata
Uscendo da scuola, giù alle rampe di Sant’Antonio allentavo il passo e, pur imponendomi di mostrare coraggio, non potevo ignorare
Sfoglio le pagine de ‘Il tallone di ferro’ di Jack London (1908) che ricevetti in dono da mio padre Antonello
La vecchietta col piattino era seduta per terra, con le gambe allungate in avanti, all’angolo di via Nazionale. Forse era
“I cartografi fecero una mappa che aveva l’immensità dell’Impero e coincideva perfettamente con esso”, ma non con la sua memoria.
C’era una volta una bambina che odiava i suoi capelli; e siccome ne aveva tanti odiava tanto.Le altre smorfiose esibivano
Fu una cosa improvvisa. Era al banco delle carni, quando alla sua solita domanda: “Ha gli ossibuchi?” il macellaio rispose