Lo zen e arte del lavami
Hai parcheggiato nel cortile di casa, fronte garage. Nella rimessa hai un meraviglioso rubinetto cui fissare il tubo di gomma […]
Raccontare è un’arte, narrare scrivendo una gioia immensa e uno strenuo lavoro. I testi qui si fanno articolati: dall’umorismo alla memoria, dalla malinconia allo sberleffo. Ma sempre vivono personaggi e balzano all’occhio le storie, si fa densa l’ambientazione e lo stile prende il posto che si merita. Un inizio e una fine chiudono il cerchio e dentro troviamo un senso alle cose che sapevamo o che non sapevamo ancora.
Hai parcheggiato nel cortile di casa, fronte garage. Nella rimessa hai un meraviglioso rubinetto cui fissare il tubo di gomma […]
Fu quando un presidente degli Stati Uniti venne in Italia. Atterrò a Ciampino. Io e il mio somaro turbodiesel da
I l glicine sopra la rete di recinzione del campo di tennis. Il prato di papaveri dietro la stazione. Io.
Pietro mette in moto, allaccia la cintura e inforca gli occhiali: c’è un sole che acceca. Che strano questo gennaio
Era il 23 aprile 2316, e John vagava da tre giorni, completamente perso, nella caotica città dove un’interferenza nel suo
Mio nonno è cresciuto nel quartiere di Zemun, a Belgrado. Ai tempi nelle case non c’era l’acqua, sua madre andava
Una bottiglia vuota e un fucile scarico: due errori che non si dovrebbero mai commettere, in special modo quando, superati
Da bambina bella ero, bellissima. Bionda e allegra, che quando mamma mi portava a fare la passeggiata al centro
La mia prima badante era una bella ragazza espansiva e sicura delle sue capacità; purtroppo si era fatta gonfiare
Papà lavorava a Campobasso, i miei genitori ancora si volevano bene, così io e mamma qualche volta lo accompagnavamo. Lì
Questo mio mare, d’inverno, si tinge di nero e inghiotte. Trizza rimane in silenzio, sotto lo sguardo solido dei faraglioni.
La pensione, nonostante il rincaro dei prezzi, se la faceva bastare. Erano passati vent’anni da quando aveva lasciato la scuola,