Il macellaio
“Tu, soldato, come ti chiami?” mi domandò. “Andreas Huber, herr Kommandant!” risposi. “Vieni con me!” fu l’ordine. C’era ancora molto […]
Raccontare è un’arte, narrare scrivendo una gioia immensa e uno strenuo lavoro. I testi qui si fanno articolati: dall’umorismo alla memoria, dalla malinconia allo sberleffo. Ma sempre vivono personaggi e balzano all’occhio le storie, si fa densa l’ambientazione e lo stile prende il posto che si merita. Un inizio e una fine chiudono il cerchio e dentro troviamo un senso alle cose che sapevamo o che non sapevamo ancora.
“Tu, soldato, come ti chiami?” mi domandò. “Andreas Huber, herr Kommandant!” risposi. “Vieni con me!” fu l’ordine. C’era ancora molto […]
Quel giovane biondo, con quella specie di veste da camera rossa, scalzo, in primo piano, sono io: Oddantonio, Duca di
Non capiva mai dal primo giorno in cui ci eravamo messi insieme le avevo detto quello che mi piaceva e
Mia madre dice che Baglioni le porta sfiga, lo dice da quando ero piccola, al punto che credo di
La settimana scorsa sono andata nella bottega del mercante Van Rijs. Mio papà doveva vendere un quadro. Mi ha detto:
Mio marito non parla. Sono nove mesi che è muto. Fa il sacerdote e capite bene che questo è un
30 dicembre 1966 ore 20. L’odore lo sente già dal pianerottolo – capisce perché nessuno ha risposto al telefono. Non