L’eterna geometria dell’esistenza.
Non riesco a chiudere il cerchio, a trovare la quadra. Non ce la faccio a lasciare mia moglie, né a […]
Raccontare è un’arte, narrare scrivendo una gioia immensa e uno strenuo lavoro. I testi qui si fanno articolati: dall’umorismo alla memoria, dalla malinconia allo sberleffo. Ma sempre vivono personaggi e balzano all’occhio le storie, si fa densa l’ambientazione e lo stile prende il posto che si merita. Un inizio e una fine chiudono il cerchio e dentro troviamo un senso alle cose che sapevamo o che non sapevamo ancora.
Non riesco a chiudere il cerchio, a trovare la quadra. Non ce la faccio a lasciare mia moglie, né a […]
Lucia Ero l’unica ad avere una tata. Lucia venne a svegliarmi una mattina, materializzata al posto di Adele (la mia
“Le dona” disse la commessa. “Grazie” rispose sorridendo Sandra , sforzandosi di sembrare gentile. Alzò lo sguardo in direzione dello
si taglia col coltello come fette di polenta. nebbia in val padana. ci sono abituata. davanti a me alcune auto
«Fallo!» grida la toppa. «Fare cosa?» chiede quella, stranita. «Ehi, che hai capito?! Fallo-nel-senso-di-fallo, irregolarità, entrata proibita!» risponde Toppa. «Ma
Il cortile Mia nonna non voleva che io giocassi con gli altri bambini. Mia zia o mio padre mi facevano
Io Quello che mi rendeva diversa dagli altri bambini era non avere la mamma. Lei abitava nei sospiri della mia
Noi Giocavamo con una certa serietà. Conte e cantilene erano parole che rotolavano insieme alla palla, erano intessute nella corda
L’autunno ha pioggia e sole, un sale diverso dall’estate stesa sulla sabbia tra riso parboiled di pensieri euforici . Entra
Guardami. E dimmelo in faccia. Sono cinica? Su, coraggio! Sono abituata alla tua riprovazione. Lo sai? Quasi mi mancavano le
Il Palazzo viveva. Grande e solido come un generale, era di marmo e di ottoni. Di ferro e di vetro.
Pioveva. Avevo un tailleur blu. Era mattina. Una mattina di ottobre. La facciata del tribunale come una madre che non