Margarita l’ebrea rossa
Scrittrice, critica d’arte, musicologa, militante femminista fin dal primo ‘900, Margarita Nelken Mansberger (1894 – 1968) è un personaggio […]
Mamma, papà, mi racconti una storia? Chi non ha fatto questa domanda, chi non ha sentito più avanti, farsela? Storia, in quella domanda, non distingue fra immaginazione e realtà; ai primordi la distinzione infatti non esiste, pensiamo ai miti. L’importante, nella domanda del bambino, è che il racconto sia ricco, sorprendente, ben recitato. Poi la distinzione si chiarisce e si afferma: la Storia diventa racconto di eventi accaduti e ricostruibili, Ma anche questo racconto è più coinvolgente, più carico di significato se è detto bene, con parole esatte e ritmo accattivante. Anche per raccontare la Storia, la buona scrittura è importante.
Scrittrice, critica d’arte, musicologa, militante femminista fin dal primo ‘900, Margarita Nelken Mansberger (1894 – 1968) è un personaggio […]
Dopo le elezioni vinte dal Fronte Popolare nel febbraio del 1936, le forze della destra incoronarono José Calvo Sotelo
Leggendo la vita di Jean Cocteau mi imbatto nelle grazie irripetibili di Natalia Paley (1905-1981) la nobildonna russa che
Abitavo a poche centinaia di metri da Piazza Fontana. Allattavo Viola, che aveva venti giorni. Ho sentito sirene
Bulova Accutron, pura lana vergine, Kaloderma e i bruciatori Riello, immancabile la Coca Cola. Una foto di piazza del
Sbadigliano le insegne dei caffè, si stringono mani, sulle tazzine vuote beccheggiano cappelli, e le voci giù al porto:
Sono disperati, alle spalle li premono guerra e ingiustizie disumane. In Turchia qualcuno li soccorre, e loro sperano di
È cominciato tutto con una fuga. Eva e Adamo scappano, un individuo in armi dietro di loro, pare agisse per
Tra coloro che hanno letto ‘I conquistatori’ di Andrè Malraux (1928), romanzo-resoconto sui moti popolari di Canton contro la
«È successo a luglio, era il 1995. Gli anni passati sono troppo pochi per ricordare. Srebrenica, qui significa Argentaria. Anche
Gli dei e gli eroi giacevano sepolti, braccia e gambe disseminate tra le pietre; alcuni esibivano le mutilazioni della
101 anni esatti. Oggi è domenica, allora era lunedì; a Sarajevo, però, era festa: una festa solenne, il Vidovdan,