Corre l’anno 1946
Una storia che purtroppo si ripete con implacabile frequenza
Mamma, papà, mi racconti una storia? Chi non ha fatto questa domanda, chi non ha sentito più avanti, farsela? Storia, in quella domanda, non distingue fra immaginazione e realtà; ai primordi la distinzione infatti non esiste, pensiamo ai miti. L’importante, nella domanda del bambino, è che il racconto sia ricco, sorprendente, ben recitato. Poi la distinzione si chiarisce e si afferma: la Storia diventa racconto di eventi accaduti e ricostruibili, Ma anche questo racconto è più coinvolgente, più carico di significato se è detto bene, con parole esatte e ritmo accattivante. Anche per raccontare la Storia, la buona scrittura è importante.
Il problema è il piano inclinato. Una volta che lasciamo la presa, la biglia scivolerà senza esitazione verso il proprio
Chi come me è nato negli anni ’60, esattamente nel 1960, ha avuto una grande fortuna, più di una fortuna
Diceva in tempi non sospetti (in Ucraina non si combatteva, la guerra fredda sembrava ancora più un gioco delle parti
Tous les garçons et les filles de mon âge in un modo o nell’altro, durante quegli anni in cui nelle