Assurda coincidenza

Passo dalle colonne di San Lorenzo a piedi, per andare in via Circo a trovare la mia amica Nuvola. Alla fermata del tram vedo scendere delle persone – una di loro è una donna più o meno della mia età, che viene dritta verso di me.
“Mi scusi, sciura, sa dirmi dov’è la via Col di Lana?”
“Come no, ci abito! Ma lei ha sbagliato fermata – due più avanti, poi traversa la piazza 24 Maggio, e prende la terza a sinistra”
“Guarda te. Son così tanti anni che non torno a Milano che mi sono dimenticata tutto. Pensi che nella Col di Lana ci sono nata, io e i miei fratelli, al numero 8. Vita dura! Il gabinetto sul ballatoio, in comune con tutti. Niente riscaldamento, solo un camino tra le due stanze, che funzionava bene, ma la legna la costava tanto! E un lavandino in cucina…”
Sento un brividino nella schiena: “Anch’io sto all’8, dal 1974. Lei in che cortile stava?”
“Primo, scala A, terzo piano, penultima porta a destra… poi ci siamo spostati fuori Milano, in una casa moderna, comoda… e siamo ancora lì tutti quanti da tanti anni. Son qui per salutare la mia amica Carla, che non vedo più dalla fine degli anni ‘60 – ci telefoniamo ogni tanto, mi ha detto che non sta bene. Era già anziana quando siamo venuti via…”
E io: “penultima a destra col terrazzino?”
“Sì, ci tenevamo due galline…”
“Io abito proprio lì”
Lei mi scruta diffidente: “mica mi sta prendendo in giro?”
“No, proprio no!”
La donna ha gli occhi lucidi, e io sono sbalordita.
Lei mi chiede conferma, due fermate e poi la terza a sinistra. “Grazie sciura”. Si volta, e prosegue per corso Ticinese a piedi, senza dire altro.
Lontane da sempre.
Unite per una manciata di minuti e qualche metro quadro di ca’ de ringhera in un’assurda coincidenza-
E per sempre lontane.

Milano anni 70 _ Foto Nuvoletti
Milano anni 70 _ Foto Nuvoletti

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