Secondo televisioni private e pubbliche in Italia aleggia un problema che colpisce milioni di italiani. No, non sono il governo, le opposizioni, l’Isis, l’epidemia di morbillo, l’immondizia o la movida. Ben inteso queste sono questioni che preoccupano, e sono, nella non volontà politica, difficilmente risolvibili. Ma francamente non ci eravamo accorti che una malattia si sta diffondendo a vista d’occhio e sembra colpire indiscriminatamente classi sociali e generazioni: la micosi delle unghie.
Sarà l’avvento dell’estate, fatto sta che l’onda di prodotti per curarla invadono le nostre case, mentre mangiamo o cerchiamo svago e guardiamo programmi e pubblicità connesse. Quella maledetta micosi appare e si ripete, non ci lascia in pace. Stiamo addentando una profumata pesca a tavola ed ecco che appare un’orribile unghia del piede piena di funghi, puzzolente e inelegante, assolutamente da non sfoggiare con i sandali o nell’intimità. Macchie nere o giallastre attaccano i nostri alluci, divorano pelle e cartilagine, e noi ci sentiamo inadatti, sporchi e contagiosi come avessimo il vaiolo.
Fateci caso, parrebbe che migliaia di piedi ne siano funestati, al punto che basta un’ombra a evocare la tragedia. Sì perché in una pubblicità sono arrivati a sostituire il volto umano con un’unghia, è dal particolare che si giudica un’intera persona.
E allora giù di liquidi magici, spennellate raffaellite, applicazioni miracolose, e voilà, per una modica cifra in farmacia, il male del 2017 è sconfitto. I piedi tornano perfetti, non inquinano i mari e gli sguardi riprovevoli di chi nota immediatamente il malanno.
Perché ormai non guardiamo negli occhi gli altri, non ascoltiamo le parole che ci dicono. Camminiamo e ci sediamo con lo sguardo a terra, pronti a cogliere la micosi infestante nel vicino. Qualcuno lo scoviamo sempre con l’alluce devastato e siamo pronti a giudicarlo: orrore, questo va in giro così, chissà il resto!
La micosi è il segno dell’untore e del reietto, state attenti, controllatevi le unghie tutti i santi giorni, prima di presentarvi al mondo, fate una scorta di medicamenti come dice la pubblicità, non si sa mai, potrebbe toccare in un attimo anche a voi
Illustrazione Stefano Navarrini ©