Caro Babbo Natale
siccome i miei genitori hanno perso il lavoro e al mio babbo adesso per prendere i soldini gli tocca lavare i vetri ai semafori cioè alle macchine non ai vetri rossi gialli e verdi e la mia mamma non va più a stirare e lavare a casa di una signora molto ricca che ci dava spesso delle cose che nella sua famiglia non usavano più e dopo noi eravamo più contenti e sembravamo con i soldi anche noi ti chiedo se puoi regalarmi qualche gioco nuovo perché mi sono stufato dei soliti pauer renger che sono così vecchi che tra un po’ vanno in pensione che il mio babbo dice che lui non ci andrà mai e nemmeno la mamma e se poi ti rimane il posto nel tuo sacco quando vieni a trovarmi la notte del 25 vorrei un libro nuovo di grammatica cioè anche se non è nuovo che almeno abbi tutte le sue pagine che il mio vecchio se le è perse perché era di uno di quinta che abita al piano di sopra e me l’ha prestato perché lui non ci va più a scuola e mi spiega come mettere quei segnetti tra le parole i punti le virgole che la mia maestra mi litiga sempre perché non li metto o li metto a caso perché non ho capito come si usano e quindi ho deciso che non li metto e lo so che è strano che un bambino ti chiede un libro e non i giocattoli o il compiuter e allora vedi tu cosa è meglio che fai questo lavoro da tanto tempo e adesso ti saluto e ti faccio gli auguri di Buon Natale ma siccome tu ti chiami Babbo Natale ti faccio gli auguri a te stesso e se ci penso è proprio brutto che devi lavorare proprio il giorno della tua festa
firmato Marco terza b quello con la cartella marrone che prima era rosso scuro