Corri Pietro Corri
Nei miei sogni
LA MALORA “Se stà la malora. Là se vegnua zo de colpo, co un vento che ‘l parea un teremoto…
Quanto mancano le persone che mancano? Un appello disperato, un rosario senza fine di nomi, e posti, e ti ricordi
Gli occhi sono rimasti gli stessi. Due lame di ghiaccio. Hanno perso il sottinteso senso di superiorità della ragazza giunco
L’ho chiamato Aniello. Forse perché me pareva er nome più vicino alla parola agnello. Chiamandomi Pasqua me pareva er minimo.
I primi di febbraio del 1958, sessanta anni fa, Walter Bonatti, nel corso di una spedizione in Patagonia. Dopo aver
La porta a vetri dello studio del nonno si apriva sul suo giardino che, per me bambina, aveva il fascino
Nessun problema, amica mia, la panna cotta è facilissima: mezzo litro di panna con un cucchiaio di zucchero sul fuoco
Mance non me ne lascia più nessuno, de ‘sti tempi. Io lo metto il mio nome in bella vista sul
“I se ritira, i se ritira! Se qua i tedeschi! Serève dentro!” Così, nelle prime ore di quel pomeriggio di
Mi viene incontro quasi trascinato da una ragazza straniera, che parla al telefono a voce troppo alta. Lo sguardo di