Nome dell'autore: MARIAGRAZIA GARBARINO

Cammino a passo svelto, scavalcando pozzanghere, colme d’acqua gelata e di foglie appassite. Una coltre di bruma mi sovrasta la […]

Dimenticare le distese dove infuria il vento dove si sente solo il fruscio degli arbusti che sferza incessantemente l’aria del

Senso di morte e di abbandono lento lacera i resti del mio cuore, infranto in mille pezzi arrugginiti e molli

Vieni, mio dolce amore, vieni a scaldarmi il cuore, vienimi accanto e parlami, tra le tue braccia stringimi Cullami come

Lo vedi quanto soffro? Lo vedi quanto piango? Mi sento trascurata, mi sento maltrattata, aspetto che mi chiami, per dirmi:

Tendo la mano all’acqua, tendo lo sguardo al mare, tendo la mente a te. Invadi il mio pensiero, dilaghi dentro

Nascondo il mio senso di inadeguatezza, sotto una coltre di vergogna e fallimento. Mi ritiro dalla realtà per evitare il

Fragile e lieve come una farfalla, ti muovi discreta e silenziosa intorno ai fiori che curi con amore. Il tuo