L’ultima sigaretta
Troppo piano
Liberare dalla paura della vita la memoria la fatica il tempo quotidiano malandato assorto nei pensieri dolore della carne quando
L’amore mio è lontano grande frastagliato inquieto gli assomigliano le nuvole del cielo assorte in movimento senza alcuna tregua. Il
Passasti lentamente per la strada camminavo luce e buio avanti e indietro suole, scarpe, un orologio poco altro, quasi niente.
Giugno, quando piove assomiglia ai ricordi del lontano dopoguerra occhi tondi e le parole strette di mio padre. Il cielo,
Cammina cammina si consumano le suole si consumano gli amori. Tutto scorre sempre intorno a un centro l’amore, l’universo, i
All’alba, nell’incertezza sospesa tra il buio e la luce, aspetto di nuovo l’arrivo del giorno. Quello che vedo è un
Se intorno a te si facesse tutto bianco bianchi la notte e il giorno bianchi arredi e casa e parimenti
Passa la vita sulla sua bicicletta e da bambina un po’ impertinente fa chiasso, pedala scomposta strattona vuole attenzione e
Non lo so se la scrittura abbia ragioni per ciascuno diverse. Non scrivo per compiacere me stesso o per invenzione:
Uscire dal mondo nascondendosi dietro i cespugli nel parchetto di casa. Con latte e biscotti, di notte, alle quattro. Imparare