Si va
La punta del calzino si sfilaccia, due occhi spalancati, guardano forse me? … Nel cielo grigio di guerra ogni […]
Le stanze del Principe
Ciascuno è Principe per il solo fatto di essere stato messo al mondo. La sostanza del titolo non varia
Lo smalto ai piedi
Per molto tempo Ischia Porto è stata una metropoli, come Milano, come New York, come Londra. Mia zia era
La caffettiera con i baffi
Il signor Alfonso osservava sua moglie. La donna era alle prese con una lisciveuse, così si chiamava la nonna
Piove il cielo sulla città
Strano a dirsi, delle varie edizioni del Festival di Sanremo ricordo le canzoni, alcune in particolare, e questo a dispetto di
Mistero napoletano
Era un vicolo cieco come tanti, un angusto retropalco della Galleria Umberto con cornicioni e bugnati posticci insudiciati dalla penombra.
Dialogo di Natale
L’albero addobbato, lucine intermittenti, i vetri appannati di una finestra. A è seduta sul tappeto e rovista tra i regali.
Auguri di Natale
Su Facebook un’autorevole testata nazionale ha postato un video riguardo a una sparatoria. Un folle ha ferito 16 persone ed
Odessa sogna un altro sole
Sbadigliano le insegne dei caffè, si stringono mani, sulle tazzine vuote beccheggiano cappelli, e le voci giù al porto:
La vita con un enfant prodige
E mi dica, Signora, com’era suo figlio da piccolo? Faceva capricci come tutti i bambini o era ubbidiente? Sa,
Preghiera al dio degli imbecilli
Il capo chino per guardare i piedi, ancora un sì per ascoltare il suono della voce, la mia, ché
Palmira e il suo difensore
Il viale fiancheggiato da colonne come palme di pietra conduce al nulla; sulla lastra l’orbita scura mostra ancora i