Clandestino
Mio nonno veniva da un paesino del Molise. Quando compì 13 anni sua madre lo portò dove partivano i piroscafi […]
Taccole e gabbiani
Fa caldo. Sono le cinque del mattino e sto sulla mia terrazzina, tra le mie piante stente. Non le
Che c’è di bello oggi?
La donna si sveglia, si stiracchia e pensa: “Che c’è di bello oggi?” La vita, l’amore, il sole, la
Il Palazzo, Sessantotto e dintorni
Gli anni cominciarono a fare come il mare coi granchietti: ogni onda ci spingeva un po’ più in là, verso
Il Palazzo, Il Tasso e oltre
Ecco dov’erano i ragazzi e le ragazze con gli occhi brillanti! Gli occhi brillanti abitati da intelligenza ed ironia che
Il Palazzo, I ritorni e le partenze
Al ritorno a Roma c’erano scampoli di vacanza. Papà portava me e Daniela sulla sua Giulietta Sprint bianca come due
Il Palazzo, Le vacanze si diceva
C’era l’acqua, c’erano i sassi, i prati, i boschi, i fiori, c’era la vita d’albergo con i camerieri e le
Il Palazzo , A casa e non solo
In casa e non solo Anche nelle altre case del Palazzo cambiavano le cose, e noi bambini non ci vedevamo
Il Palazzo, Dopo
Dopo Cambiarono molte cose. Mio padre andò via da casa. Una zia si sposò. L’altra potè finalmente portare a casa
Il Palazzo, La morte, appunto…
La morte, appunto… Fu invece mia nonna ad andarsene velocemente. Aveva sempre tanta gente intorno, ma quella mattina era sola.
Il Palazzo, La prima bicicletta
La prima bicicletta Potevamo andare su e giù per il marciapiede del viale. Fino all’angolo del Palazzo e ritorno. E
Il Palazzo, La coperta
La coperta Una vecchia coperta militare entrò a far parte dei nostri giochi. Infeltrita e marrone ci seguiva come l’abito