avere amiche
nel vuoto ove vissi per una decina di anni recenti,
sono spuntati tre fiori con forti radici.
Un quarto è in germoglio
ho seminato ora il quinto,
il sesto comincia a fare capolino.
Piano piano, coltivati con timore che sfiorissero
ora sono diamanti e topazi, e perle rare
chi non conosce il deserto non lo sa
avevo lasciato di colpo la mia città – io invalida –
impresentabile in società –
credevo di essere morta
cercavo di essere morta
perché avevo perso il mondo – la parola – le persone
e mi dibattevo come il verme sull’amo.
Poi un punto, un filo, un salto
un altro punto
Valeria, Elena, Anna S e Anna T,
Sam, Ivana, Francesca –
e Cristina, e Isabella.
Andreina e Costanza.
Stella. Anche Stefano N.
Uno sguardo – una mano, più mani
la rete si è tessuta
con voi.