Batman e Bambi

C’era una volta Bambi.
Oggi invece c’è Lego Batman; e si percepisce a vista d’occhio, che nel mondo parallelo dei cartoon è passato tanto, tanto tempo. Settantacinque anni. Avete letto bene: Bambi era del ’42, periodo d’oro della Disney corporation, Lego Batman sta per uscire nei cinema italiani tra pochi giorni.
Diciamo subito che Lego Batman è un grande film. La Warner Bros ha realizzato un capolavoro. In un minuto di questo film gli sceneggiatori hanno condensato più idee in che La la land in due ore di proiezione.
Tanti anni fa, al tempo di Bambi, gli elementi del mondo parallelo erano più basici: amore, morte, abbandono, crescita, coraggio, amicizia, sconfitta, vittoria della volontà. E venivano squadernati in modo semplice, quasi brutale. Non è un mistero che i bambini, dal dopoguerra in poi, ricordino come primo acuto dolore la morte della mamma di Bambi: un trauma proveniente dal mondo parallelo che ne prefigurava in modo vago un altro, inevitabile.
Gli eroi di Lego Batman fanno sì i conti con gli stessi sentimenti, ma incredibilmente più complicati. Il bianco o nero della prima metà del secolo scorso è diventato un caleidoscopio di sfumature colorate, brillanti, nuances emotive che rivelano, dal mondo parallelo, la complessità nevrotica di noi abitanti di oggi nel mondo reale.
I rapporti maschio-femmina si sono arricchiti di imprevedibili declinazioni che qui fanno la parte del leone, fino a poter definire Lego Batman il primo cartoon transgender della storia. L’identità sessuale e la natura intima del rapporto che lega i due protagonisti, il machissimo Batman e il suo alter ego rivale Joker, è deliziosamente in bilico prima di esplodere in un finale di notevole finezza psicologica.
Dove si proclama sì che l’unione fa la forza, vecchio riff di tutti i cartoon americani – e questo non fa eccezione – in cui compare in filigrana il monumento dei marines che fanno disperatamente gruppo per rimettere in piedi la bandiera in precario equilibrio a Iwo Jima.
Ma anche che la nuova famiglia del mondo parallelo è aperta, apertissima: un maschio pieno di dubbi, con un padre anziano ma putativo come san Giuseppe, un figlio adottivo per sconfiggere la Solitudine, nemica subdola e onnipresente dell’uomo del futuro, e una donna energica, vera leader occulta del nuovo che avanza, equilibratrice saggia pur senza rinunciare al sex appeal, protagonista scelta dalla Storia per il terzo millennio.
Nel mondo parallelo e anche nel nostro.

Lego Joker
Lego Joker

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