Cose che ricorderò del 2012:
1. Un romanzo che ho iniziato a scrivere con indiscrezione, per seppellire un buon cuore colabrodo e riderci su.
2. Un ragazzetto in uno studio televisivo che si avvicina e mi dice “Devo microfonarti” e io “Fai pure” e lui “Posso spostarti i capelli?” e io “Fai come ti pare”. Lo stesso ragazzetto che mi chiede di usci…re, giorni dopo, e io che penso “non ti allargare”. Così mi presento all’appuntamento con altre quattordici persone, tanto per scoraggiarlo totalmente in partenza.
3. Una settimana a Milano con S., nato da una settimana.
4. Il mio concetto di amicizia. Valore assoluto.
5. Il terremoto.
Cose che porterò con me nel 2013:
1. Un romanzo che ho iniziato a scrivere con indiscrezione. Presto ne parlerò a lungo, perché presto sarà ovunque.
2. Il ragazzetto in uno studio televisivo. Superata la prova “uscita a sedici”, l’idealista continuò a corteggiare la feroce iena che aveva microfonato. Infine, inspiegabilmente, riuscì a mutare la consistenza dell’animo della iena da pietra arenaria a crème caramel. Oggi è il mio moroso, per mia grande fortuna.
3. S. che ride, gioca, vuole parlare. E adesso gattona.
4. Il mio concetto di amicizia. Un valore grande. Non irreversibile.
5. La crepa sul muro della cucina che sembra dire “stai attenta” e anche “ti è andata bene”, cambiando il gusto di tutti i miei caffè.
Non so cosa farmene del cambiamento, del “voltiamo pagina”, del “ricomincio da zero”. Preferisco colpi di scena e trasformazioni.
Così io resto qui, con questi immensi numeri di magia che la vita ha scelto per me.