BRANCALEONE VA ALL’EDITORIALE

Egregissimi lectori de cotesta scriptura, noi, la sottostante brancaleonica armata, semo quivi per lo unico guadambio de lo vostro gaudio et sollazzo.

A lo vostro servitio. Ve volemo fare spaparanzare le occhia, e stralunare la boccha. Uno grande foco ci prese: ve volemo facere ridere. Voi, lo huniverso virtuale et pure lo reale necessitate ciò. Omnes li christiani et eziandio li infedeli se so’ stramazzati li marones de male notizie, de publici puzzones, et politicha istericha. Cotesta Rivista Intelligente est, hoc quae homines et foeminae cum cerebro (scusateme lo latino, abbio fatto lo classico) hattendono dalla nascita de lo webbo. Uno periodico da lo intrattenimento alto et basso, da guatare seco, in fine jurnata, cum pantofoles in fettis, onde relaxarsi et obliviare merdazza quotidiana.

Sublime est lo compito nostro, ergo summa obedientia attendomi dai miei scriptores, scriptrices, et jurnalistas. Ma anche no, perché non vorrei tirarmela troppamente, che poscia me menarebbono.

“Oh, gioveni! Quando vi dico sequitemi miei pugnaci, dovete sequire et pugnare! Poche fotte! Se no qui stemo a prenderci per le natiche bifolchi, escite dalla fanga, che io farò di voi cinque un’armata…

Abacuc: Duce, semo quattro.

Brancaleone: Beh io farò di voi quattro, un’armata veloce et ardita che sia veltro e lione al tempo istesso!” (cit. testuale)

Horatione alla truppa: tu generalo Cosmotico et princessa Virginea, et dama Fisarbella, tu lucente Selenita, tu Wolfgango da terre istraniere, tu felsinea Guazza, tu Hepburnea Sabrina, tu fluente Giannella, et Cinthia romana, et tuscana Alterina, et vigorosa Valeria da Valmarina, et Lindissima extraterrestris, et splendida Cyllea et Simonides, et Lupus Iudicantjs et majestosa Persica et omne ischitanus populus altre dame et cavalieri e servi e serve della gleba in bella mistura, arrestate le scomposte ghigna, afferrate la vostra arme pennuta, issatevi su lo destriere e partite digitando appo me per lo mondo, alla conqvista de lo nobile immancabile destino. La isfida de intellighentia rerum est situa al suo cominciante inizio.

“Brancaleone: la foemina et l’homo allo mio servizio non temono né piova né sole né foco né vento!

Mangold: Lo qvale servizio? Semo tutti allo pari!” (cit. test.)

Cotesta parità s’ha da guadambiar sul campo dell’honore, et nel certame letterario. Longo lo cammino ma grande la meta.

Vostra non humilissima: Brancanuvola Da Gazzuolo De Mantua

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