Buon anno a Villa Torlonia

Difficile che io corra, in scooter. Troppo pericoloso, ormai.
Però non devo nemmeno fantasticare troppo, mentre guido, perchè finisco per andare a zig zag guardando a destra e a sinistra ciò che attira la mia attenzione.
Praticamente tutto.

Da dietro, uno mi suona come un forsennato, e come sempre reagisco rabbiosamente, inveendo senza alcuna ragione.
Lui mi affianca, incazzato la sua parte. E’ un cicciottone enorme, anche lui in scooter. Mi fa notare come io stessi procedendo a vanvera, chiudendo ogni varco alla sua fretta, di certo sacrosanta. Ma lo fa urlando, imbestialito.
Io, come prevede il copione, rispondo usando parolacce di prima fascia, cioè non ancora intollerabili. Quelle vengono dopo.

Potevi passare a sinistra, *****one!
Str****, te stavi a fa’ na passeggiata!
Embè? Che, non posso?
Sì ma andando dritto, idiota! L’ho visto, che guardavi Villa Torlonia invece della ca**o di strada!

Però, che osservatore.
Stiamo lì al semaforo rosso, un attimo indecisi. La scelta è se parcheggiare e menarci di brutto oppure riprendere a vivere.
In quell’attimo, mentre lui ancora blatera, tutto congestionato, capisco che dev’essere un buon diavolo.
E interrompo il flusso, anche perchè il semaforo è diventato verde.

Buon anno, faccio.
Buon anno anche a te, risponde.
Ce ne andiamo a manetta, un po’ sollevati. Forse anche un po’ migliori di prima.

4 commenti su “Buon anno a Villa Torlonia”

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