Oggi è il nostro compleanno, mio e di Giacomo. Leopardi intendo.
A dire il vero siamo in buona compagnia. La linea del tempo riporta il disegno del casco da aviatore di Antoine di Saint-Exupéry sul 1900 e la foto imbronciata di Oriana Fallaci sul 1929.
Se fossi un’appassionata di cabala mi metterei al lavoro, vuoi mai che nelle sue regole a noi ignote, l’universo si gemmi con regolarità in uno scrittore nato il 29 giugno? Così, a scanso di equivoci, passo nei paraggi. Eccomi sistemata in corrispondenza dell’anno 1965, non si sa mai.
Tranquilli, non sono affetta da temporanea ipertrofia dell’io-genetliaco-indotta. È un gioco, in fondo. Come trovarsi davanti ad un vetro appannato e credere di poter intuire il futuro dalle ombre che si muovono oltre, o di lì sono passate. Una sbirciatina soltanto, sperando che il cosmo abbia un DNA che si riproduce, leggibile in ogni cosa – per piccola che sia – e in ogni evento; abitanti di in un immenso frattale, messi in grado di riconoscere, solo per caso, quel triangolo originario che lo compone.
Sull’anno 2011, poi, si sistema una rosa, quella della Rivista Intelligente, la nostra speciale cellula di riconoscimento delle regolarità e irregolarità delle parole scritte, veloci ed essenziali, per l’universo di uomini e donne spesso connessi.
Quindi buon compleanno a tutti i nati di oggi, conosciuti e non, ricordando che pur nella frenesia, nei dubbi e nelle contraddizioni, siamo tutti eventi irripetibili nello spazio e nel tempo.
E soprattutto, Buon Compleanno Ellerì!