Nel freddo pungente di un giorno assolato passeggio per le vie del centro di Milano. Le strade sono rumorosamente affollate di persone e mezzi di trasporto, tutti spasmodicamente a caccia del superfluo, necessario per le celebrazioni natalizie. Ad un tratto alzo lo sguardo verso i tetti che mi sovrastano, adornati da tanti bei svettanti camini. Nel passato, non erano solo elementi funzionali per il riscaldamento, ma simboli di status sociale e ricchezza. Nei palazzi nobiliari e nelle case dei mercanti, i camini erano spesso realizzati come veri e propri capolavori di architettura e d’arte.
E se mi elevassi alla quiete di lassù, lontano dal chiasso festaiolo? La mia “caminata” silente incomincia adesso, fra i tanti comignoli di ogni forma e colore, dalle fogge più bizzarre alle geometrie più particolari. Ne fotografo moltissimi, ve ne mostro alcuni. Non trovo, nella letteratura che ho a disposizione, una storia dei camini cittadini e dei loro diversissimi stili, talvolta presenti in bella mostra nel medesimo edificio. Interrogo gli oceani dell’informazione, i motori di ricerca, che mi restituiscono solo poche notizie, per lo più commerciali. Eppure, dai più maestosi ai birilli rossicci della miseria, come li chiamava Gadda, questi testimoni muti costituiscono un elemento architettonico importante che contrassegna profondamente la visione di insieme di una città, di un quartiere, di un palazzo. I numerosi sbuffi di vapore che fuoriescono dalle tante bocche sembrano indicare come questo mondo non sia del tutto sparito: è semplicemente e discretamente nascosto. Esiste una economia sommersa, meglio dire… sopraelevata, che mantiene in vita l’antica fonte energetica. Chi di voi possiede i camini nelle città, chi ne conosce la storia?
Architettura Città Classi sociali
E’ vero , il camino viene dimenticato come elemento architettonico ma per chi ama fotografare i tetti è molto importante…spariranno quando sarà tutto elettrico?a maggior ragione bisogna fotografarli a testimonianza della loro importanza!!