Cadute di stiletto

Ufficio postale – Lunedì mattina: un binomio che non promette mai niente di buono.
Invece arriva la donna della provvidenza e cambio idea immediatamente.
Prima di vederla, l’annuso. Fende l’aria a sciabolate di profumo, poi appare. Un trionfo di bianco, rosa shocking e beige: praticamente un fior di fragola.
È in forma, abbronzata, col vestito di tendenza, che infatti tende a una taglia in meno.
Pettinata a stucco, di quel misterioso stampo che rende alcune donne aliene al vento, all’umidità e all’estro di certi parrucchieri. Una di quelle che sembrano sempre appena uscite dalla beauty-farm, mentre io, comunissima e bianchissima mortale, ancora non so quale sarcofago mi abbia catapultata stamane nel mondo dei vivi.
Lei è apparentemente sicura di sé, sguardo sfrontato e sorriso giusto. Però, la tradiscono le scarpe. Le scarpe non mentono mai.
Le sue rivelano l’incertezza, un’ansia di apparire e sedurre non sostenuta da adeguata esperienza o allenamento di schiena e ginocchia. Nonché di buon gusto, aggiungerei, visto il contrasto tra l’enorme plateau e le caviglie da pulcino.
Si avvicina, mi tocca una spalla per attirare la mia attenzione.
«Scusa, chi è l’ultimo?» mi chiede, angelica come una bambina di due anni.
Non ci credo. Mi fa quasi tenerezza. Quasi.
«Ehm… No, devi prendere il numero, laggiù», le rispondo. «Lettera A, per i pagamenti», aggiungo, notando i bollettini che stringe tra il palmo e le unghie.
«Ah, grazie, gentilissima!»
«Niente».
Mah sì, deve essersi confusa. Magari è appena stata dal medico. Del resto, per pagare quel malloppo, si sarà fatta prescrivere del Maalox.

Una bambina la segue con lo sguardo, si volta verso sua nonna e dice: «Sembra una Bratz!».
Non sono proprio certa fosse un complimento, seppure di bambola si tratta. La donna, che forse non ha idea di cosa sia una Bratz, commenta: «Che pazienza tiene la signorina»
«Più che altro, che rotula!» dico io.
Lei solleva il mento a indicare la donna-bratz.
«Ah, se rotula! Con quelle scarpe lì, prima o poi vedi come rotula».

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto